La marijuana, derivato della cannabis, contiene la sostanza allucinogena denominata THC. È la sostanza che causa lo “sballo”, l’effetto ricercato da chi fuma spinelli o mangia i cioccolatini “alla Maria”.
Che un allucinogeno potesse curare alcunché è un’idea piuttosto bizzarra, anche se i precedenti non mancano. Ad esempio, negli anni ’40 e ’50 l’allucinogeno più famoso, LSD, fu usato a scopi “terapeutici” in psichiatria. In realtà tutto quello che si poteva fare era causare la psicosi, e quando la comunità scientifica se ne rese conto il suo uso si era ormai ampiamente diffuso tra gli studenti di psichiatria e psicologia.
Tornando alla cannabis, ecco i risultati di un recente studio dell’Università del Nuovo Galles del Sud a Sydney, in Australia: dopo estensivi test, la marijuana non si è rivelata utile nella cura di depressione, ansia, ADHD (iperattività), sindrome di Tourette, psicosi e altre malattie mentali. Anzi, studi di altre università (coordinate dal King’s College di Londra) ha in effetti dimostrato statisticamente che l’uso quotidiano di cannabis è causa di ansia e depressione, oltre che di effetti psicotici come allucinazioni e delirio.
I nostri ragazzi sanno queste informazioni? Gli spacciatori, e i lori amici più grandi che “la sanno lunga sugli spinelli”, li informano di quello che rischiano? I volontari dell’associazione internazionale “Un Mondo Libero dalla Droga” credono che sia vitale informare i ragazzi nelle scuole, e soprattutto farlo prima che lo facciano gli spacciatori.
La Chiesa di Scientology sostiene la campagna di “Un Mondo libero dalla Droga” fin dalla sua fondazione. L’associazione organizza eventi pubblici e lezioni nelle scuole, per informare sugli effetti dannosi degli stupefacenti. A partire dal 2015 i volontari della campagna hanno tenuto lezioni a migliaia di ragazzi toscani delle scuole medie inferiori e superiori.
“L'arma più efficace nella guerra contro la droga è l'educazione.” L. Ron Hubbard