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Domenica 19 gennaio ha avuto luogo a Grosseto la 1^ edizione della 6 Ore della Maremma – Memorial Walter Baldini. Il vincitore è stato Romualdo Pisano che ha totalizzato 75,179 km, precedendo Marco Lombardi 73,926 km e Maurizio Di Paolo 72,595km. La gara femminile è stata vinta da Alina Teodora Muntean che ha totalizzato 69,717km, precedendo l’azzurra Francesca Innocenti 67,241km ed Elisa Bellagamba 66,778km.
Di seguito, approfondiamo la conoscenza del vincitore attraverso risposte ad alcune mie domande.
Quale avversario ti ha preoccupato? “Ciao Matteo, il giorno dopo un successo di questa portata per me non è ancora chiaro cosa è accaduto realmente ieri. Qualcuno dirà ‘hai solo vinto una 6ore’...vero, ho solo vinto una 6ore ma questa era la gara che mi doveva far bene capire che le fondamenta per il passatore sono pronte. In gara sinceramente non ho temuto nessuno...sulla linea di partenza ho sciolto l'ultimo dubbio e mi son detto: ‘ROMUALDO ce la giochiamo? ’ Ok, allora proviamoci...partito primo e arrivato primo.”
Ne sta facendo tanta di strada Romualdo, da quando si è affacciato nel mondo ultra della corsa, iniziando a sperimentarsi con le prime gare lunghe e poi lunghissime e cercando di curare anche la qualità delle sue prestazioni grazie a persone che lo affiancano, lo aiutano, lo sostengono ma soprattutto grazie a lui stesso per la sua grande fiducia crescente gara dopo gara.
Vincere una 6 ore è un grande risultato soprattutto se si superano i 70 chilometri totalizzati, soprattutto se i partecipanti sono circa 150, soprattutto se tra i partecipanti ci sono atleti del calibro di Marco Lombardi. Una vera grande prestazione da memorizzare e da ricordare per continuare a far bene, anzi a far meglio le prossime volte.
Cosa pensavi in gara? “Durante la gara ho solo pensato a correre seppure sentivo tanti amici in gara che tifavano per me...è sempre bello sapere che ci sono persone ed amici che credono in te, ma il mio grazie stavolta lo faccio a mio suocero Roberto fedele assistente che non ha sbagliato un colpo passandomi l'occorrente che serve per nutrirsi durante una gara di endurance. Solo a mezz'ora dalla fine mi sono davvero reso conto di cosa stava per accadere perché Roberto mi ha detto: ‘non mollare adesso’.”
Una grande gara grazie alla consapevolezza delle proprie potenzialità e fiducia in sé e grazie a persone che tifano soprattutto nei momenti cruciali della gara dove si tratta di non mollare e di continuare a essere performanti fino alla fine.
Ora cosa vuoi ottenere? “L'obiettivo del 2020 sarà sicuramente il passatore verso il quale ormai posso dire di dirigermi con la consapevolezza di poter magari ambire anche ad un buon Crono.”
Avuto dubbi, criticità? “Parlando della gara devo dire che tutto è stato ben organizzato nei minimi particolari, ma soprattutto ripensando al percorso devo dire che il tracciato di gara non proprio scorrevole mi ha permesso comunque di fare un buon chilometraggio, quindi...che passatore sia...nei prossimi mesi avrò altre gare di avvicinamento, ma per questo ci aggiorneremo.”
Un intervista a Romualdo è riportata nel mio libro “Maratoneti e Ultrarunner. Aspetti psicologici di una sfida”, Edizioni Psiconline.
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Psicologo, Psicoterapeuta
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