“Il sesso anale è uno dei tabù più comuni in ambito sessuale, in quanto spesso viene associato a qualcosa di proibito, doloroso e solamente praticato da persone omosessuali” é questo il commento della dottoressa Laura Abbate, psicologa e sessuologa, ed é da qui che é partita l’analisi condotta da EasyToys, azienda olandese leader nel settore dei sex toys e degli articoli erotici, nella sfera del sesso anale.
Insieme alla dottoressa e al coinvolgimento di un nutrito gruppo di giovani, giovani adulti e persone in età avanzata, di sesso e genere differenti, EasyToys ha interrogato il campione per capire e svelare tutto quello che si nasconde o incute timore quando si parla di questo argomento.
Se già di per sé il sesso, la sessualità e tutto quello che gravita intorno a questa sfera é avvolto da tanti non detto e svariati tabù, il sesso anale diventa il più delle volte un argomento da cui scappare e sul quale ci sono tanti misteri e forse anche molte verità errate. Per questo motivo EasyToys, in occasione del lancio della campagna Explore Uranus, volta a promuovere la normalizzazione del sesso anale grazie a dei prodotti con i quali tutte e tutti possano esplorare in modo sicuro questo “spazio” buio e sconosciuto per la prima volta, ha deciso di capire cosa ne pensano gli italiani.
Il campione coinvolto si compone di uomini e donne, di età compresa tra i 18 e i 65 anni, distribuiti lungo tutto lo stivale, e divisi per relazione sentimentale: single con diversi partner sessuali, fidanzati e coppie sposate, omosessuali, eterosessuali e bisex, che hanno risposto ad alcune domande.
Tutte incentrate su frequenza, dinamiche e preoccupazioni inerenti questo tema, le risposte agli interrogativi hanno rivelato non poche sorprese e sollevato alcune riflessioni.
In primis sono emerse delle differenze di genere. A dichiarare di praticare il sesso anale come maggiore frequenza sono gli uomini, ben il 35% rispetto al 22% delle donne che preferiscono rapporti sessuali diversi.
E tra boomers, generazione X, Millennials e generazione Z ad affermarsi sono gli italiani di età tra i 35 e i 49: sono loro ad aver mostrato una maggiore propensione verso il sesso anale rispetto alle altre fasce di età. Infatti, il 33% ha asserito di aver sperimentato più volte questo rapporto sessuale. Non sono da meno gli uomini e le donne tra i 50 e 65 anni: il 29% ha dichiarato di averlo praticato più volte. Complice forse l’esperienza, il sesso comunque si fa e si sperimenta ad ogni età: EasyToys infatti lo sa bene, tanto da avere a disposizione un ampio catalogo prodotti valido per tutte le fasce d’età!
E se ci chiediamo quale sia lo stato relazione che porta ad una maggiore esplorazione sotte le lenzuola, campeggiano i single con partner sessuali diversi (46%) e le coppie sposate da meno di cinque anni (33%) che hanno appunto percentuali più alte di esperienza regolare di sesso anale.
Guardando l’orientamento sessuale, il 20% degli omosessuali e il 15% dei bisessuali che hanno partecipato al sondaggio praticano regolarmente il sesso anale rispetto agli eterosessuali che si arrestano all’8%. Su questo punto interviene la dottoressa Laura Abbate: “Spesso, nelle mie sedute emerge che le donne, pur avendo interesse o curiosità verso il sesso anale, potrebbero sentirsi maggiormente inibite o condizionate da timori relativi al dolore o al giudizio sociale oppure al giudizio de* partner. Anche gli uomini però soffrono moltissimo il giudizio sociale e sebbene ci siano moltissime testimonianze e prove del fatto che il sesso anale possa portare molto piacere e benefici, noto molta reticenza a lasciarsi andare. Provare a praticare sesso anale rappresenterebbe per alcuni una perdita di virilità, nonché un timore di essere stigmatizzati. Il contrario invece si può osservare nelle persone omosessuali e bisessuali, più aperte all’esplorazione.”
“Le informazioni emerse dal questionario confermano diverse tendenze che spesso riscontro anche nella mia pratica clinica. - continua la dottoressa - La differenza di genere, età e stato relazionale nella frequenza delle pratiche sessuali anali, ad esempio, riflette una varietà di fattori, tra cui l’influenza culturale in primis e le norme di genere, le quali possono influenzare la disponibilità e l’esplorazione sessuale in uomini e donne. Di fatto, la tendenza a esplorare queste pratiche è più spiccata in persone che hanno potuto godere di un’educazione sessuale più aperta, e che hanno vissuto in famiglie e in contesti dove la sessualità non era vissuta come un argomento tabù.”
Secondo Emily Clayson, product specialist EasyToys, la chiave per infrangere i miti e gli stereotipi che circondano questa pratica è informarsi e affrontarla con naturalezza. “Sicuramente per avere una buona riuscita del rapporto, bisogna tenere conto di molti fattori e occorre porre attenzione alla lubrificazione - ha dichiarato Clayson - Non dimenticandosi di avere una buona comunicazione con il partner, rilassarsi, ascoltare le richieste e le difficoltà di entrambi e giocare insieme con il supporto di articoli adatti volti a migliorare notevolmente l’intesa e il piacere sessuale.”