Roma, 22 novembre 2024 – Inizio di giornata al gelo per molti studenti romani: diverse scuole della Capitale sono rimaste senza riscaldamento, lasciando classi fredde e disagi diffusi. Una situazione che, con l’arrivo delle prime rigide temperature invernali, sta mettendo a dura prova non solo gli studenti, ma anche il personale scolastico e le famiglie.
Secondo quanto emerso nelle ultime ore, i guasti agli impianti di riscaldamento riguardano numerosi edifici scolastici, soprattutto nelle periferie, dove le strutture risultano più vetuste e soggette a scarsa manutenzione. Alcuni genitori hanno lamentato il fatto che i loro figli siano stati costretti a seguire le lezioni indossando cappotti e sciarpe, con temperature nelle aule ben al di sotto dei limiti stabiliti dalla legge.
Le cause dell’emergenza
Dietro questa crisi si cela una combinazione di problemi strutturali e amministrativi. Molti istituti scolastici, soprattutto quelli costruiti negli anni '60 e '70, non hanno mai ricevuto una ristrutturazione adeguata e, spesso, le riparazioni ai sistemi di riscaldamento vengono rinviate per mancanza di fondi. A ciò si aggiunge la lentezza burocratica: le segnalazioni dei dirigenti scolastici rimangono spesso inascoltate, con interventi che arrivano in ritardo o non arrivano affatto.
Il Municipio IX, tra i più colpiti, ha dichiarato che alcuni guasti sono stati individuati già da settimane, ma le riparazioni non sono state ancora completate. “È assurdo che nel 2024 ci siano ancora studenti costretti a studiare in queste condizioni. La sicurezza e il comfort degli alunni dovrebbero essere una priorità, ma così non è,” ha dichiarato un genitore durante un sit-in organizzato davanti a una scuola del quartiere Tor Bella Monaca.
Le reazioni
L’assessore all’Istruzione del Comune di Roma, Claudia Marini, ha assicurato che le squadre di tecnici sono al lavoro per ripristinare il riscaldamento negli edifici scolastici colpiti: “Comprendiamo il disagio delle famiglie e stiamo facendo tutto il possibile per risolvere la situazione entro pochi giorni. Questo episodio dimostra, ancora una volta, quanto sia urgente investire di più nella manutenzione delle nostre scuole”.
Tuttavia, le parole dell’assessore non placano le polemiche. I sindacati della scuola hanno denunciato come l’emergenza riscaldamento sia solo l’ennesimo sintomo di un sistema scolastico che necessita di un piano strutturale di intervento. “Non si tratta di eventi imprevedibili: ogni anno assistiamo agli stessi problemi, eppure le istituzioni non intervengono con la necessaria tempestività,” ha sottolineato Michele Rossi, portavoce della Cgil Scuola di Roma.
Le conseguenze sui ragazzi
Non sono mancate le segnalazioni di studenti che hanno accusato malori a causa del freddo, con alcuni genitori che hanno deciso di non mandare i figli a scuola fino alla risoluzione del problema. Altri istituti hanno invece adottato l’orario ridotto per limitare il tempo trascorso in ambienti gelidi.
Maria, una studentessa di 15 anni, racconta: “È impossibile concentrarsi in queste condizioni. Non riusciamo a scrivere o a seguire le lezioni. Ci sentiamo abbandonati.”
Le richieste dei cittadini
Le famiglie e i docenti chiedono interventi immediati ma anche un piano a lungo termine che metta fine a questi disagi cronici. Alcuni suggeriscono di utilizzare fondi comunali straordinari per sostituire gli impianti ormai obsoleti, mentre altri puntano il dito contro la mancanza di una visione politica a lungo termine per l’edilizia scolastica.
In attesa che la situazione torni alla normalità, studenti, insegnanti e famiglie continuano a vivere un disagio che, in una città come Roma, nel cuore dell’Europa, appare sempre più difficile da accettare.
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