Stefano Sciacca, già autore del saggio Prima e dopo il noir (Falsopiano 2016) e attivo in veste di critico attraverso il canale Valiant, torna sul mercato editoriale nazionale con una nuova opera dal titolo “L’ombra del passato” (Mimesis Edizioni).
In questo romanzo lo scrittore svolge un particolareggiato e suggestivo lavoro di rievocazione, ispirandosi al cinema nero hollywoodiano, del quale ricorrono tutti i principali motivi.
Nondimeno, l’approfondimento psicologico dei caratteri, l’accurata descrizione dell’ambiente sociale e urbano, la riflessione sul senso dell’esistenza umana e sul funzionamento del destino assicurano a “L’ombra del passato” una forte personalità, che non potrà lasciare indifferente neppure il lettore meno esperto del genere.
Steve Della Casa, noto critico cinematografico e direttore artistico italiano, curandone la prefazione ha scritto: “L’ombra del passato è un vero noir, con colpi di scena, azione, sorprese, segreti nascosti. Leggendolo, mi venivano in mente le ambientazioni de Il bandito di Alberto Lattuada oppure de Il bivio di Fernando Cerchio, due noir neorealistici che sono tra i film più belli di quel periodo. Ma poi me ne dimenticavo, e questo è il complimento migliore: perché nulla è peggio di leggere un libro pensando ad altro. La storia invece tiene, è tesa e coerente, funziona da sola, non ha bisogno del salvagente delle citazioni. Sì, il noir è una miniera infinita: consente di essere originali, anche nel 2020.”
Nelle pagine di questo romanzo la Seconda Guerra mondiale ha restituito un mondo tutt’altro che normale, un mondo senz’anima. E chi invece, un’anima, ancora la possiede, non può fare a meno di sentirsi a pezzi. Proprio come la città, alla quale si ritrova suo malgrado incatenato. Michele Artusio è un investigatore privato squattrinato, avido, cinico e miscredente. Eppure conserva, da qualche parte, quanto resta della sua etica professionale. E certe notti questo può rappresentare un bel problema!
“Narrare in prima persona una vicenda investigativa – ha dichiarato l’autore - può sembrare una scelta controtendenza. Ma io vivo controtendenza. E calarmi nei panni di Artusio mi ha concesso di aggirarmi attraverso una città e un’epoca tragicamente sconvolte eppure assai più sane di oggi e di esprimere, secondo le caratteristiche tipiche dei chiaroscurali antieroi noir, cinismo, malinconia e sfiducia nei confronti dell’essere umano, della società borghese, delle istituzioni moderne. Ma sempre con una certa dose di spirito … se non altro, spirito alcolico!”.
SINOSSI
Torino. La seconda guerra mondiale è finita da poco.
Michele Artusio, un investigatore privato squattrinato, si trova nel giro di pochi giorni a lavorare su due casi paralleli.
Franco Cairo è un reduce di guerra sentimentale: non ha più notizie della moglie Teresa e perciò lo incarica di ripescarla, anche se a giudicare dalla fotografia della donna non sembrerebbe proprio valerne la pena.
A proposito di donne! Eva Valente è la cliente con le gambe più lunghe che Artusio abbia mai avuto: la poveretta ha perso il sonno a furia di rimpiangere il prezioso diadema appartenuto alla nonna e da questa impegnato pur di far fronte a un debito. Sarebbe quindi il caso di recuperarlo.
Artusio è avido: entrambi lo pagano profumatamente e lui, gli occhi che brillano, accetta senza troppe domande.
Ben presto, però, intuisce che qualcosa non quadra. Lo pagano ancora. Questa volta per starne fuori. Ma Artusio è anche molto testardo e maledettamente orgoglioso. Ora vuole saperne di più: e, così, eccolo invischiato in un’accusa di duplice omicidio. Il commissario Lombardi gli sta addosso, tra i due non corre buon sangue. Artusio non rispetta le regole – talvolta, forse, neppure la legge – sfotte la polizia e si atteggia a duro. Questa è un’occasione come un’altra per dargli la regolata che merita.
Si crede un dritto il nostro Artusio, mentre affronta con disinvoltura menzogne e raggiri, agguati e sparatorie. E intanto quei due casi finiscono per intrecciarsi.
Eppure questo non lo turba troppo. Magari, l’aveva persino previsto. Del resto, conosce bene l’animo umano il nostro Artusio e ormai non vi ripone più alcuna fiducia.
Adesso, però, è destinato a scoprire quanto ancora il male possa sorprenderlo e l’essere umano deluderlo.
Titolo: L’ombra del passato
Autore: Stefano Sciacca
Casa Editrice: Mimesis Edizioni
Collana: Narrativa/Meledoro
Pagine: 146
Prezzo: 12,00 euro
ISBN 978-88-5756-553-8
Data di pubblicazione: 4 giugno 2020
Distribuzione nazionale: Messaggerie libri
Video presentazione: https://www.youtube.com/watch?v=9jo8n1QlvPA
https://twitter.com/stef_sciacca
https://www.facebook.com/lombradelpassatodiStefanoSciacca/
https://www.youtube.com/channel/UCLzo74hzOGDOg0Q6gpGpFaQ
L’AUTORE
Stefano Sciacca è nato a Torino nel 1982. Si è laureato in giurisprudenza e specializzato nelle professioni legali all’Università degli Studi di Torino, ha studiato all’Università di Oxford e collaborato con l’Organizzazione mondiale della proprietà intellettuale. Ha pubblicato testi di critica cinematografica e letteraria e il romanzo Il diavolo ha scelto Torino (2014).
Con Mimesis ha pubblicato Sir William Shakespeare, buffone e profeta (2018).