Margherita Bonfilio, con il suo libro Zia Margherita racconta, pubblicato da SBS Edizioni, ci porta in un mondo incantato fatto di racconti per bambini, ricchi di insegnamenti e di una visione delicata e positiva della vita. Attraverso personaggi come la papera Teodolinda e il coccodrillo George, Bonfilio riesce a trasmettere valori di gentilezza, rispetto e collaborazione, che invitano i piccoli lettori a riflettere sull'importanza dell’amicizia e della solidarietà. In questa intervista, Margherita Bonfilio ci racconta il suo viaggio creativo e il messaggio che desidera trasmettere attraverso le sue favole.
Il suo libro raccoglie storie con animali come protagonisti. In che modo ha scelto questi personaggi e che ruolo svolgono nella trasmissione dei valori che vuole comunicare?
Gli animali che ho scelto come protagonisti sono diversi in grandezza, struttura e ambiente. Il drago minaccioso e pronto a sputare fuoco, cenere e lapilli in fondo è un personaggio buono che vuole spaventare al solo scopo di risvegliare le coscienze. Si trova a vivere all’interno di un cratere, posto insolito per un drago, ma significativo per la storia che racconta.
E dalla montagna arriviamo al mare con un granchio e un lombrico che finiscono per fare amicizia nonostante la loro diversità a sottolineare l’importanza dell’inclusione e della solidarietà.
In una favola dal sapore ottocentesco troviamo un coccodrillo che semina terrore e che verrà poi neutralizzato dal canto soave di un bambino dall’ugola d’oro. Qui il messaggio è intrinseco e chiaramente vuole sottolineare che non bisogna aver paura di chi fa la voce grossa, basta agire con gentilezza.
Infine c’è la papera protagonista della copertina che tiene le fila dell’intera raccolta.
La papera Teodolinda è un personaggio che spicca per saggezza e leadership. Cosa rappresenta Teodolinda per lei e come crede che i bambini possano identificarsi in un personaggio così?
La papera Teolinda è come la maestra che con determinazione e altrettanta comprensione detta le regole, coordina, ascolta e indica la via da seguire per ottenere buoni risultati. Lo fa con dolcezza, fermezza e saggezza.
Penso che i bambini nella papera riconosceranno l’adulto che educa ed è pronto al dialogo, al confronto e all’ascolto, il punto di riferimento di cui hanno bisogno. I bambini si identificheranno negli animali e nei bambini che Teolinda raccoglie intorno a sé durante le sue lezioni di vita.
Nelle sue storie emergono temi come la solidarietà e la collaborazione, valori che sembrano sempre più importanti nel contesto sociale attuale. Secondo lei, come si può insegnare ai bambini l’importanza di questi concetti attraverso la narrativa?
Usando un linguaggio adatto all’età e disegnando contesti fantastici seppure legati ad elementi strettamente inseriti nel tempo in cui viviamo si può condurre il bambino all’apprendimento di valori significativi come la solidarietà, la collaborazione, la gentilezza e la comprensione. La narrativa e i laboratori da fare insieme alle letture saranno di grande aiuto per il raggiungimento di questo obiettivo educativo.
I suoi racconti sembrano avere un’atmosfera quasi terapeutica, un luogo dove rifugiarsi dalle difficoltà quotidiane. È stato questo uno degli obiettivi principali quando ha iniziato a scrivere per i più piccoli?
Tutto è iniziato nel periodo in cui avevamo tutti un gran bisogno di credere nella possibilità di uscire da una situazione difficile come quella della pandemia. C’era bisogno di curare l’anima oltre al corpo, di dare sfogo alla fantasia per sopravvivere alle brutte notizie che arrivavano attraverso i telegiornali e attraverso il passaparola di paese.
Le storie fantastiche hanno sì questo potere terapeutico sia per scrive che per chi legge o ascolta. Rivolgersi ai più piccoli è stato istintivo pensando che fossero i più fragili, quelli che stavano aprendo gli occhi in un mondo difficile da comprendere. Ho pensato che leggendo potessero e possano tutt’oggi vincere l’ansia, la paura del domani, il timore di perdere gli affetti più cari, avere il coraggio di mettersi in gioco sapendo di non essere soli.
Come vede il futuro della letteratura per bambini nell’era digitale? Quali sono, secondo lei, le sfide e le opportunità per gli autori di oggi nel raccontare storie ai più piccoli?
La letteratura per bambini dovrà tenere conto di quello che vivono in questo presente le nuove generazioni e quindi il bombardamento tecnologico, l’ansia da prestazione, il bisogno di esserci ad ogni costo, il bisogno di apprendere nel minor tempo possibile attraverso i nuovi mezzi di comunicazione cominciando dai social, ai video e ai fumetti. Messaggi brevi, incisivi e libero sfogo alla fantasia. Incontrarli sarà il modo migliore per comprendere cosa si aspettano di trovare in un libro, un ebook o un audiolibro. Non sarà facile ma accetto la sfida!