Dal nucleo originario di Castagnole Monferrato alla tenuta astigiana di Cà Mongròss, passando attraverso la storica Vigna del Parroco
Castagnole Monferrato, maggio 2020 – Ferraris Agricola oggi conta 33 ettari di vigneti di proprietà, il cui nucleo originario nasce nel comune di Castagnole Monferrato, per poi ampliarsi con altre due importanti acquisizioni: la storica Vigna del Parroco nel 2016 e Cà Mongròss a Montegrosso d’Asti nel 2019. I vigneti dell’azienda sono suddivisi in 24 ettari nei 4 principali comuni della denominazione, Castagnole Monferrato, Grana, Montemagno e Scurzolengo, 3 ettari della Vigna del Parroco a Castagnole Monferrato e i 6 ettari dei vigneti di Cà Mongròss, da cui nascono le barbere, a Montegrosso d’Asti.
200mila le bottiglie prodotte oggi di cui più della metà rappresentate dal Ruchè e distribuite nei principali mercati internazionali.
«Continua la mia ricerca sui vigneti e sulla migliore espressione di questo territorio» – racconta Luca Ferraris, l’anima di Ferraris Agricola, quarta generazione che ha portato il Ruchè di Castagnole Monferrato DOCG a divenire punto di riferimento della denominazione nel mondo. «Ed è proprio in un’ottica evolutiva di crescita che ho voluto portare avanti un progetto di viticoltura legato anche alle barbere, investendo nell’astigiano meridionale con l’acquisto di 6 ettari a Montegrosso d’Asti, per seguitare a produrre grandi vini che siano sempre il frutto di un orgoglio contadino, quell’orgoglio che ha ridisegnato nel tempo le colline del Monferrato.»
Castagnole Monferrato – California: un viaggio di andata e ritorno
L’azienda nasce ad inizio Novecento grazie al bisnonno di Luca che trova fortuna in America partecipando alla Gold Rush e permette alla famiglia di acquistare una grande casa nel centro abitato di Castagnole Monferrato, dove sorge la prima cantina e dove oggi ha sede il museo storico Ferraris dedicato al Ruchè.
Si susseguono nuovi impianti e acquisizioni, primo di tutti il Casot: un casolare rurale nel cuore di un appezzamento di 40.000 mq dove oggi dimora l’omonimo vigneto, uno dei più rappresentativi della tenuta.
L’arrivo di Luca segna l’inizio di un cammino dedicato alla crescita di una denominazione, di pari passo con l’azienda: ricerca e innovazione nel pieno rispetto di un microcosmico vitivinicolo e del suo unico terroir.
Nel 2016 arriva la telefonata che cambia la vita e porta all’acquisto della storica Vigna del Parroco, unico cru di Ruchè riconosciuto dal Ministero dell’Agricoltura, riportato alla luce da Don Giacomo Cauda, il “padre” del Ruché, il primo a riconoscerne personalità e tipicità, vinificandolo secco e in purezza.
Ferraris Agricola, Vigna del Parroco, Cà Mongròss: tre identità espressioni di un territorio
Ferraris Agricola custodisce il lavoro delle generazioni passate coltivando il futuro di quelle a venire, vinificando vitigni autoctoni, in purezza, frutto di orgoglio contadino e capolavoro agricolo in continua evoluzione.
L’interazione tra la diversa composizione del sottosuolo delle varie aree e il microclima, dà origine a vini in grado di differenziarsi da vigneto a vigneto, con caratteristiche uniche. I terreni più sabbiosi sono quelli che conferiscono ai vini più eleganza e profumi; dove invece la sabbia si unisce a marne maggiormente calcaree, i vini ne escono con grande struttura e austerità.
Son 200.000 le bottiglie prodotte divise tra la linea Ferraris Agricola con i Ruchè Opera Prima, Clàsic e Sant’Eufemia, i due Viognier DOC Sensazioni e Opera Chiara, il moscato d’Asti Giaj e la grappa di Ruchè Luna; le Barbere del progetto nato con l’acquisizione dei 6 ettari di Cà Mongròss e infine il Ruchè prodotto dalle sole uve di eccellenza che crescono nella Vigna del Parroco. Quest’ultimo evoca nel nome, Vigna del Parroco, la propria genesi che riporta al piccolo vigneto situato nei pressi della chiesa di Castagnole Monferrato, piantato dal parroco di campagna Don Giacomo Cauda negli anni ‘60 e diventato il simbolo della riscoperta di questo vitigno autoctono.
«La filosofia che da sempre accompagna il mio lavoro è quella di riuscire a far combinare il rispetto della natura, della tradizione e della tecnologia per poter ottenere sempre il miglior risultato possibile, investendo tempo, mani e cuore, nella ricerca del massimo.»
Luca Ferraris
Viticoltura e vigneti
I vigneti dell’azienda si sviluppano nei comuni di Castagnole Monferrato, Grana, Montemagno, Scurzolengo e Montegrosso d’Asti. Hanno età variabili fino ai 56 anni dei ceppi della storica Vigna del Parroco e presentano un allevamento a guyot. Una grande attenzione è rivolta alla ricerca nell’ottica di raggiungere un prodotto finale dalle caratteristiche organolettiche uniche.
Una cura particolare viene riservata alla protezione fogliare e in fase preliminare alla sperimentazione interna all’azienda sulle condizioni di allevamento in relazione allo sviluppo delle gemme basali.
Un progetto di lavoro sul vigneto attento e dedicato a ricercare il giusto equilibrio tra qualità e quantità delle uve: supporto organico e continuo nel terreno, reinnesti e operazioni mirate al fine di conservare la capacità vegetativa in equilibrio con quella produttiva.
Accoglienza
L’azienda Ferraris Agricola apre le sue porte agli appassionati, non solo offrendo degustazioni e visite in cantina, ma anche attraverso il tour al Museo Ferraris, vero e proprio gioiello di famiglia. Sorge all’interno delle vecchie mura che un tempo ospitavano la cantina e al suo interno si possono ammirare antichi strumenti ed uno spettacolare infernot scavato a mano nel tufo. Quest’ultimo fa parte di quella serie di infernot che, insieme agli splendidi vigneti, hanno contribuito ad includere il paesaggio vinicolo del Monferrato nel Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco.
Ferraris Agricola è Luca Ferraris, un vigneron del Monferrato a guida dell’azienda di famiglia costruita e fatta crescere con determinazione nel nome della sua grande passione per il Ruchè. 33 ettari di vigneti di proprietà il cui nucleo originario nasce nel comune di Castagnole Monferrato per poi ampliarsi con altre due importanti acquisizioni: Vigna del Parroco e Cà Mongròss a Montegrosso d’Asti. 200mila le bottiglie prodotte di cui più della metà rappresentate dal Ruchè, distribuite nei principali mercati internazionali.
Oggi Ferraris è l’indubbio punto di riferimento del Ruchè di Castagnole Monferrato DOCG nel mondo, fiore all’occhiello di una denominazione riscoperta, frutto di quell’orgoglio contadino che ha ridisegnato le colline del Monferrato.Fonte notizia
www.ferrarisagricola.com