Non sono rari i casi in cui da una “semplice” tossicodipendenza si passa alla malattia mentale grave.
Lo scorso 7 gennaio 2020 un ragazzo a Mestre è andato in overdose da eroina, i medici accorsi lo hanno prontamente salvato con un’iniezione di “Narcan” (l’antidoto degli oppiacei). Nel momento in cui il ragazzo si è ripreso, invece di mostrare gratitudine verso chi lo aveva salvato da morte certa, ha cominciato ad offendere i medici e ad assalirli con calci e pugni. Si è poi allontanato con l’ago cannula ancora nel braccio… quell’ago che iniettando il Narcan lo aveva appena salvato.
È difficile trovare una logica in questo comportamento. Ed è difficile trovare una logica nella tossicodipendenza in generale: “tossico” viene da “toxicum” (veleno), e “dipendeza” significa che non si può fare a meno di qualcosa. Ergo, un tossicodipendente è qualcuno che, per sopravvivere, crede di doversi avvelenare. Logico no? Questo ragionamento non vuole essere irrispettoso nei confronti di chi sta vivendo sulla propria pelle una ragione. Il concetto viene espresso solo come stimolo positivo per invitare a uscire da una spirale che non porta ad altro se non alla sofferenza e, alla lunga, verso la morte.
A parte i ragionamenti filosofici, dal punto di vista medico le statistiche parlano chiaro, anche nel caso delle droghe cosiddette “leggere”: il consumo giornaliero di cannabis comporta un rischio di psicosi tre volte superiore a chi non la usa. E se il THC, l’allucinogeno contenuto nella cannabis, è sopra il 10% (lo è quasi sempre), il rischio di psicosi è di cinque volte superiore.
“Un Mondo Libero dalla Droga” è un’associazione internazionale che si batte per ottenere una società nel quale nessuno debba mettere a rischio la propria vita: né i trafficanti né gli utilizzatori. Lo scopo ultimo è che la droga non costituisca più una piaga sociale.
Le attività di “Un Mondo Libero dalla Droga” consistono nell’andare nelle scuole e raccontare ai ragazzi la verità sulla droga: lezioni di due ore che includono video, dati scientifici, dati statistici e testimonianze. Un ragazzo informato sulla droga molto difficilmente ne diverrà schiavo. Un ragazzo informato, che pensa con la sua testa, consapevole dei rischi che corre, non accetterà di provare droghe per quanto siano falsamente etichettate come “light”.
La Chiesa di Scientology Internazionale, sostiene e sponsorizza la campagna La Verità sulla Droga” della fondazione Internazionale per “ Un Mondo libero dalla Droga”
La chiesa di Scientology di Firenze organizza eventi pubblici e lezioni nelle scuole, per informare sugli effetti dannosi degli stupefacenti. A partire dal 2015 i volontari della campagna hanno tenuto lezioni a migliaia di ragazzi toscani delle scuole medie inferiori e superiori.
“L'arma più efficace nella guerra contro la droga è l'educazione.” L. Ron Hubbard