Quattro negozi tra il Padovano, il Vicentino e il Trevigiano, venti mercati cittadini gestiti e una famiglia che da quattro generazioni fornisce quattrocentomila clienti in Veneto. “E adesso col Coronavirus al via le consegne gratuite a domicilio”, annuncia il titolare Diego Nai
Quattro negozi, venti mercati settimanali, nuovi automarket. La dinastia del pesce in Veneto porta un nome: Nai. Sono questi i numeri di una realtà nella vendita al dettaglio del pesce che cresce settimana dopo settimana grazie ad una rete di distribuzione tra le più efficienti a livello nazionale e al lavoro di uno staff affiatato di 25 persone. Dalle coste locali al banco il pesce arriva in poche ore, per quanto riguarda gli approvvigionamenti internazionali la qualità è figlia di partnership con fornitori esteri selezionati per qualità e modalità di lavoro. “Questi sono i motivi del nostro successo imprenditoriale”, spiega Diego Nai, il titolare. “Abbiamo una media di quattrocentomila clienti l’anno e siamo in crescita costante”.
In questo momento di emergenza per il Coronavirus, il gruppo ha deciso di restare il più vicino possibile ai propri clienti. I negozi si sono attrezzati per la consegna a domicilio gratuita nei Comuni di riferimento, Cittadella, Castelfranco, Thiene, evitando spostamenti di persone e rallentando così le possibilità di contagio. “Un piccolo servizio che, in quanto attività della filiera alimentare, ci sentivamo in dovere di fornire alla comunità”, dice Diego Nai.
La sede storica del gruppo è a Cittadella, nel Padovano, in via Petrarca. Ma c’è anche una pescheria nel Vicentino, precisamente a Thiene in via Del Costo e l’ultima filiale è sorta nel Trevigiano, a Castelfranco Veneto, in via dei Carpani: è già punto di riferimento per gli amanti del pesce della zona, anche grazie a speciali macchinari di controllo dell’olio che garantiscono un pesce fritto salutare. Peraltro, il logo è noto nei mercati del Veneto: sono venti quelli dove ogni giorno Nai vende i propri prodotti tra le tre province, Padova, Vicenza e Treviso, dove ha anche aperto i negozi fisici.
“Tutto è cominciato nei primi del Novecento - raccontano i fratelli, Diego e Mirco Nai - quando il nostro bisnonno Riccardo iniziò l’attività vendendo pesce porta a porta e da lì poi la passione per il mare si è tramandata fino a noi che rappresentiamo la quarta generazione”.
Oggi è il racconto di uno staff che lavora per portare la miglior qualità al banco e permettere così ai clienti una vasta scelta. Per quanto riguarda il pesce fresco, ogni giorno vengono organizzati approvvigionamenti direttamente al mercato ittico di Chioggia e di Venezia e più volte a settimana arrivi dai principali mercati europei (Francia, Olanda, Norvegia e Danimarca per salmoni, rombi, code di rospo, filetti di halibut e merluzzi) ed internazionali (Canada per gli astici). I trasporti vengono effettuati con camion frigorifero per il pescato d’importazione europea e via aerea per le materie prime provenienti da oltre oceano. Per quanto riguarda il pesce congelato, Nai lavora sui mercati internazionali come Nuova Zelanda (per i totani), Francia ed Inghilterra (per le seppie), Ecuador (le mazzancolle tropicali), Argentina (per merluzzi e gamberi), Perù e Cile (per vongole, cozze, cappesante e totani), India e Vietnam. Questi prodotti arrivano in Italia via nave mediante container frigorifero e da qui trasportati via terra direttamente nelle celle di stoccaggio di Cittadella.
Di certo la passione aiuta, ma non basta per competere con le altre realtà del settore ittico, per distinguersi è necessario studiare i flussi del mercato contemporaneo, essere dinamici e captare i bisogni dei clienti per essere sempre pronti ad offrire il meglio. Non solo. Serve anche una dose di creatività. “Stiamo valutando l’introduzione di un esperto nutrizionista in pescheria, un’idea pensata per fornire un servizio più professionale ai nostri clienti”, precisa il titolare. “Potremo aiutarli nelle loro scelte e nei loro piani alimentari, il pesce ha nutrienti spesso molto differenti tra di loro e scegliere il migliore non è sempre facile”.