Perché si investe in Romania?
INTERVISTA a
LUCA VENTURA
Luca Ventura è un imprenditore italiano affermato che ha deciso di investire, oltre che in Italia, anche in Europa, in particolare in Romania.
Ha fondato la Vesa Costruzioni, costituita a Bucarest in Romania a fine 2018, insieme al suo socio Davide Savelloni, anch'egli imprenditore affermato in Italia.
Nasce come società di costruzioni che opera prevalentemente su appalti pubblici. In Italia ha due aziende di costruzioni generali, l’Alpa Group Srl e la Venivest Srl.
Quali sono stati i progetti che avete realizzato in Romania?
Abbiamo preso parte a diverse gare di appalto pubbliche e siamo riusciti ad ottenere l’aggiudicazione di 2 appalti, di cui uno l’abbiamo rigettato e l’altro l’abbiamo accolto.
Abbiamo aperto un cantiere per la ristrutturazione di un Istituto Scolastico Elena Ghiba Birta, edificio storico del 1919 nella città di Arad (al confine con l’Ungheria e la Serbia), sia sotto il profilo strutturale che architettonico. Il valore dell’appalto è di 2milioni di euro. Il cantiere dovrà essere consegnato nel settembre 2021 con l’auspicio di terminare quanto prima dal termine di consegna.
Quanti dipendenti e collaboratori avete con la Vesa Costruzioni?
La Vesa Costruzioni è un’azienda che ha una forza lavoro di più di 50 elemnti tra operatori e professionisti.
Perché investire in Romania?
La Romania ha instaurato un accordo con l’Unione Europea che permette di ottenere fondi per attuare lo sviluppo del paese, cosi da adeguarlo alle esigenze standard europee. Dovrà attuare dei rinnovamenti infrastrutturali, ferroviari, strade, autostrade, ponti, metropolitane, edifici, risanamenti di vario tipo, ospedali quindi uno sviluppo a 360 gradi in generale.
Le PMI (Piccole Medie Imprese) possono accedere presentando progetti a dei finanziamenti a fondo perduto molto significativi.
Mentre per le startup che vengono costituite direttamente in Romania esistono finanziamenti con budget fino a 40 mila euro.
Oggi la Romania sta vivendo il boom economico che l’Italia ha vissuto negli anni 60’, soprattutto nel settore dei rinnovamenti, costruzioni e tecnologia.
Con la Vesa Costruzioni abbiamo colto una nuova opportunità che ci è stata prospettata, realizzando così un’impresa che può avere una crescita esponenziale nel giro di qualche anno.
Che differenza c’è tra la Romania e l’Italia?
Nel 2017 la Romania ha registrato una crescita PIL dell’8,6% . L’Italia ha registrato 0,2% PIL. La crescita in Italia è pari a zero. La tassazione in Romania è dell’1% sul fatturato e quando l’azienda stacca i dividendi con i soci, gli stessi pagano il 16%. C’è una sorta di Flax tax, simile a quella che era stata proposta in Italia dal centrodestra nell’ultima campagna elettorale.
In Romania c’è una vera opportunità di fare business e crescere a livello aziendale. Ad oggi la Vesa Costruzioni ha in corso un contratto importante, ed è in fase di deposito di altre gare d’appalto.
Il nostro business plan asserisce che la prospettiva futura è di crescita notevole, nel giro di 4/5 anni auspichiamo un fatturato di 15/20 milioni di euro, stando ai nostri obiettivi.
L’Alpa Group e Veninvest che prospettive si prefiggono?
L’Alpa Group e la Veninvest al contrario della Vesa Costruzioni, non puntano ad una crescita veloce, ma hanno un obiettivo di crescita controllata e di mantenimento, ancorché la crescita esponenziale in Italia, ti permette di esporti maggiormente a rischi molto più invasivi. L’Alpa Group e la Veninvest sono aziende consolidate nel mercato dell’edilizia, hanno sottoscritto accordi quadri di manutenzione ordinaria e straordinaria, con Enti ed i più importanti Istituti di Credito nazionali.
Le aziende sono specializzate nell’edilizia tradizionale, innovativa ed impiantistica di ogni genere.
Quando hai iniziato a lavorare in questo settore?
Il mio ingresso nel settore avvenne dieci anni fa quando partecipai ad alcune operazioni di carattere immobiliare. Conseguentemente giacchè mi ero appassionato al business del settore, ed avendo constatato buoni risultati di profitto, costituii l’Alpa Group e successivamente la Veninvest, aziende che non operano per conto proprio ma per conto terzi.
Mettendo in campo un know-how che ha decisamente migliorato la velocità nelle acquisizioni e nella messa in opera dei cantieri, mantenendo alta la percentuale degli utili, un giusto rapporto di esposizione e controllo del cash flow.
Stando a un report del Centro Studi Unimpresa (Total Tax Rate – 1 gennaio 2020), in Italia la pressione fiscale è più alta rispetto a tutti gli altri paesi europei e il carico fiscale supera il 64% del fatturato. Tasse, acconti, interessi, spese e pagamenti. Cosa pensi in proposito?
C’è tanta delusione perché noi imprenditori non veniamo supportati, siamo massacrati sotto il profilo della tassazione. In Romania si prospettano 20-30 anni di lavoro, è il paese più emergente in Europa che permette di crescere a livello imprenditoriale, producendo e realizzando piccoli e grandi progetti.
I fondi strutturali Europei sono il principale strumento per la politica degli investimenti nella UE per sostenere e favorire la crescita economica, occupazionale dei Paesi che sono membri della unione Europea e, quelli per la cooperazione territoriale europea, come fondi europei Romania per i finanziamenti.
I fondi europei Romania sono suddivisi in tre settori, in stretto raccordo con la strategia Europea:
- Fondi europei per lo sviluppo regionale, che fa focus su innovazione, ricerca, digitale, sostegno alle PMI (piccole medio imprese)
- Fondo sociale Europeo si concentra sull’ occupazione, istruzione, formazione, inclusione sociale
- Fondi di Coesione dedicato a trasporti e tutela dell’ambiente, eletti gli stati membri meno sviluppati
- I fondi strutturali europei, sono voluti e dedicati per ridurre se non eliminare le profonde differenze a volte esistenti tra le regioni più ricche e quelle meno avvantaggiate.
Natascia e Romina Malizia