Monello: la nuova corrente artistica tale da poter essere sintetizzata in "Neorealismo antropologico" di Corrado Celeste
Al termine dei lavori di questo Simposio provo grande piacere nel potere esprimere qualche personale riflessione, per il fatto di avere sentito grande soddisfazione e gioia sia per il livello che per le novità dei temi dibattuti. Idee che mi riportano a molti anni addietro, quando appena ventenne cominciai a sentire, dalle prime esperienze di assiduo osservatore, il gusto di canoni estetici che già richiamavano il fascino della "bellezza" di concetti e valori che appartengono al mondo interiore.
In particolare la delicatezza accattivante e trascinante nel vedere lavorare un gruppo di artisti in una estemporanea astratta, coordinata dal maestro Monello (Il Mercato dell'arte: Anno 1985), che, in quel tempo, nonostante la mia giovane età affettuosamente mi coinvolgeva.
Ed in questo spazio umano "interpretativo" è l'arte che ci consente di muoverei dentro canali privilegiati
Così nella sua nuova produzione artistica comincia a prendere corpo un modo originale di sentire le "vibrazioni" ....... "quel sentire che configura l'opera ...", uno spazio di grande immersione spirituale che raccoglie gli elementi primordiali, le visioni indefinite che affiorano alla sua coscienza e che gradualmente aprono quel percorso che gli permette di passare dalla verità interiore e personale alla realtà esterna, al mondo sociale, al riscatto dei più deboli, ai valori che rappresentano la speranza, così le sue mani soffrono in una continua ricerca per donare forma e contenuto ai valori della dignità perduta di uomini e valori da proteggere. Nelle diverse occasioni di incontri avuti con Nuzzo Monello, apprezzando la qualità artistica dei suoi lavori di questo ultimo quinquennio, 2013-2018, non capivo alcuni passaggi del suo nuovo approccio alla produzione artistica, un approccio che pone la sua arte pittorica e ceramica verso una connotazione che esprime delle qualità terapeutiche e la dirige verso una forte valenza protettrice dei valori rappresentati.
Ma di quale protezione si parla nella sua opera?
La novità più interessante risiede nel fatto di approcciarsi in modo completamente nuovo alla produzione artistica, un modo nuovo di proporre la lettura dell'opera cercando di sfiorare l'inconscio, ovvero tutto ciò che non è detto, come universo di valori che possono venire fuori e possono assumere un vero piano razionale, custodito ed elevato a nuove certezze. Questo processo vale sia per l'artista che produce, sia per l'osservatore perché fra i due poli viene a stabilirsi una comunicazione efficace, ponderata, meditata, autentica, ove tra forma e contenuto i temi proposti e realizzati hanno subìto anch'essi il processo della mediazione-comunicazione-significazione. La scelta è sempre rivolta a pochi elementi che sanno di vera relazione umana, senza alcuna sovrabbondanza, o artificio nel processo di significazione-comunicazione.
Come riesce a fare ciò l'artista Monello?
La sua nuova proposta artistica riesce a generare processi di speranza, di dignità, di riscatto di protezione dei più deboli con l 'uso dei colori e con la creazione di forme che puntano direttamente alla sostanza, è qui che comincia la scelta dell'essenziale, della condivisione delle problematiche sociali, il più delle volte attraverso un tuffo nella potenza espressiva delle forze superiori della natura , facendo transitare l'opera ora in una realtà "generale" ora in uno spaccato di realtà che investe il mondo del "particolare".
In Mediterraneo, (per esempio,) (Olio) la potenza espressiva del paesaggio raggruppa quella velata ed estesa visione di insieme, che non è solo una vista dall'alto ma un guardare il mare e le coste per conoscere l'equilibrio della sua conformazione, la sua grandezza.
azione terapeutica, un'azione di pace che invita a superare le (mura) barriere che dividono gli uomini, un paesaggio che restituisce una verità più grande. E se la visione generale sembra essere una perfetta condizione simbolica di apertura e condivisione al mondo sociale, l'artista Monello non manca di saper cogliere nella produzione di opere che rappresentano il particolare la stessa condizione e lo stesso effetto penetrante nella coscienza dell'osservatore.
Tsunami (Ceramica) è un altro meraviglioso esempio di bellezza, della forza imponente della natura, un'onda che travolge tutto ove si consuma il destino della solitudine umana.
La potenza del mare, dei suoi colori brillanti in una proposta artistica raffigurata in una realtà "particolare", è capace di ricondurre l'osservatore in linea di continuità alla realtà "generale", allargando
"Barriera", "Sosta", la nuova proposta stilistica di Nuzzo Monello recupera il valore educativo collocato in uno spazio estetico che riesce a scavare la realtà esterna del mondo sociale, ne richiama sul piano simbolico la responsabilità di ogni coscienza, invita l'osservatore a trovare e a provare il modo in cui tutto rallenta e l'opera si pone la finalità di saper cogliere nella comunicazione umana l'infinito mondo dei processi relazionali, portandoli a forme universali di lettura ed interpretazione.
La sua nuova proposta artistica ha il pregio di ricordarci che l'arte recupera il valore edificante in quanto capace di orientare l'uomo nell'infinto processo di simboli ambigui e fuorvianti che producono chiusura, alienazione, separazione. L'arte ha infatti tra le sue infinite peculiarità, un valore formativo: attraverso una visione generale che non perde l'attenzione al particolare, essa rinnova la trasmissione dei valori e mette in primo piano quanto è essenziale. Questo modo di saper cogliere la realtà esterna in rapporto alla propria realtà interiore opera e cura la selezione delle immagini, dei particolari, dei colori attraverso delle scorciatoie macro soluzioni intelligenti che consentono di escludere le sovrabbondanze, gli aridi meccanismi ripetitivi e stressanti della civiltà moderna. Così l'artista punta all'essenziale, all'autentico, alla ricerca del vero nella realtà. Dal suo mondo interiore coglie i bisogni della realtà sociale e tutto rallenta, come sulla tela "sosta", modello di riferimento che si oppone al vortice delle tensioni e diviene momento di ristoro in cui gli uomini possono ascoltare i tempi del messaggio, ove tutto apre ad un progressivo dinamismo interiore e ove ciò che conta riesce a recuperare e ad attirare la coscienza dell'uomo, la grande coscienza umana. Considero la nuova proposta di riflessione artistica di Nuzzo Monello, il modo cosciente di esprimere l'arte e per essa una esclusiva e nuova corrente artistica tale da poter essere sintetizzata in "Neorealismo antropologico".
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