Dopo la riduzione sullo sconto delle accise, una nuova scure sembrerebbe in arrivo per automobilisti e autotrasporto italiano. La prossima Legge di Bilancio approvata “salvo intese” dal Consiglio dei Ministri, prevedrebbe il riallineamento delle accise sul gasolio a quelle sulla benzina. Una misura che rappresenta una vera e propria stangata sulle tasche degli italiani e su quelle delle imprese di trasporto su gomma pari a 2,25 miliardi di euro.
A lanciare l’allarme è stata l’associazione dei consumatori Codacons con un comunicato stampa pubblicato lo scorso 14 ottobre 2019. Stando alle sue previsioni, infatti, la parificazione delle accise di diesel e benzina determinerà un aumento di 5,15 euro all’anno per ciascun automobilista che circola con auto diesel. In altri termini, una mannaia sul bilancio economico delle famiglie, considerato che ben 17,3 milioni di italiani possiedono un’autovettura a gasolio.
Ma le conseguenze non si limiterebbero solo agli automobilisti, perché ad essere colpito è soprattutto il comparto della logistica su strada. Come ricorda il Codacons, la parificazione delle accise sul carburante comporterebbe un rincaro dei prezzi di consumo, considerato che in Italia l’86,5% dei prodotti sono trasportati su gomma. I costi di trasporto, infatti, incidono sui prezzi al dettaglio per lo 0,5%.
In riferimento al trasporto con bisarca, è facile dunque immaginare come l’abolizione di accise più basse sul gasolio rispetto alla benzina colpirebbe ulteriormente un altro settore importante già alle prese con una crisi congiunturale, ovvero l’automotive.
Fonte notizia
www.autotrasportiprocacci.it