Brusciano: Salvatore Lauro e Velia Carli vittime della Strage di Bologna del 2 Agosto 1980. Sindaco Montanile "A loro verrà intitolata piazza antistante Comune". (Scritto da Antonio Castaldo)
Fu Strage neofascista quella alla Stazione di Bologna del 2 Agosto 1989, quando alle ore 10.25 una bomba fece 85 morti e 200 feriti. Gli autori, appartenenti alla destra eversiva, sono stati già condannati. Ma giustizia non è stata ancora compiuta perché non si conoscono i mandanti di quell’atrocità che il Presidente della Repubblica Sandro Pertini definì come “l’impresa più criminale che è avvenuta in Italia, il più grave attentato dell’Italia repubblicana”. Qui alcune immagini tratte dal web https://www.youtube.com/watch?v=DeDdXtcBKWU . [2 agosto 1980 la Strage di Bologna, Fonte You Tube Pubblicato da Paolo Favarinil 2 ago 2016].
La storia ci dice che quello fu l’epilogo terroristico della cosiddetta “Strategia della Tensione” in Italia iniziata secondo alcuni studiosi con la Strage di Piazza Fontana a Milano del 12 dicembre 1969, secondo altri con la Strage di Portella della Ginestra del 1° Maggio 1947 in Sicilia per diramarsi fino alle sanguinose scie degli attentati ai Magistrati impegnati nella lotta alla mafia, Giovanni Falcone, il 23 Maggio 1992, a Capaci e Paolo Borsellino, il 19 luglio 1992 in Via D’Amelio a Palermo.
Fra le 85 innocenti vittime dell’attentato del 2 Agosto 1980 a Bologna ci furono anche due cittadini di Brusciano della provincia Napoli: Salvatore Lauro, di 57 anni, nato ad Acerra l’11 agosto del 1923 e Velia Carli, di 50 anni, nata a Tivoli il 2 settembre del 1930. Velia e Salvatore a causa di un ritardo si trovarono ad attendere il treno per Mestre in una coincidenza diversa da quella programmata. Mai arrivarono a destinazione e purtroppo solo da morti fecero ritorno a casa. I coniugi Lauro erano residenti a Brusciano dall’8 agosto del 1973, dove vivevano serenamente con il loro figli: Maria Grazia, Patrizia, Rosanna, Aurora, Gennaro e Francesca.
Lorenzo Esposito di anni 84, pensionato, ex gestore della salumeria ora passata nelle mani di due dei propri figli, sulla Via Nazionale a Brusciano, tuttora conserva il buon ricordo «del Maresciallo Salvatore Lauro e della sua gentile signora Velia Carli che erano nostri clienti. Volentieri scambiavamo opinioni, riflessioni, esperienze di vita e lavoro. Quando portavo mio figlio Matteo, oggi avvocato, a giocare al pallone, spesso portavo anche il loro figlioletto, Gennaro. Questa laboriosa famiglia aveva anche una piccola attività di produzioni di magliette e ogni tanto me ne regalavano qualcuna. Producevano a volte anche magliette per le paranze ed i comitati della Festa dei Gigli di Brusciano. Ricordo che tenevano un furgoncino sia per lavorare e sia per la numerosa famiglia e per il tempo libero. La mia memoria mi porta tristemente al 2 agosto 1980, quando ritornando dal mare venimmo a conoscenza della tragedia. Il rito funebre a Brusciano avvenne nella Chiesetta di San Sebastiano Martire in Via Cucca con grande partecipazione della Comunità e dell’Amministrazione Comunale».
Avvocato Matteo Esposito, circa 55 anni di età, ricorda: «Ero amico di Gennaro, oggi dipendente della Vesuviana. Il padre aveva avuto un passato da calciatore semiprofessionista. A volte accompagnava il figlio e me agli allenamenti al borgo di Paciano pressi il Club Juve Palmese, altre volte veniva con me e mio pare. Suo padre era una persona buona e molto socievole, prodiga di consigli su tecnica e tattica calcistica. Ricordo dopo la Strage di Bologna il nostro paese pieno di Autorità, di politici nazionali e soprattutto i manifesti di tutti i partiti politici e dei sindacati. Grande fu la partecipazione popolare».
L’imprenditore Giuseppe Castaldo, di anni 44, ricorda i suo giorni di scolaro, “presso la Scuola Elementare, Dante Alighieri, che frequentavo con Francesca l’ultima nata della famiglia Lauro. In quei giorni i grandi parlavano di una bomba scoppiata alla stazione di Bologna e di due bruscianesi uccisi in quell’attentato. Alla ripresa dell’anno scolastico, Francesca non era più in classe con noi. In seguito seppi che era stata portata presso i suoi parenti a Pomigliano d’Arco”.
Pure il sociologo e giornalista, Antonio Castaldo, contribuisce al mantenimento della Memoria avendola iniziata sin dal Primo Anniversario perché «nel 1981 lavoravo a Bologna come supplente presso l’Istituto Superiore Femminile “Alfonso Rubbiani” e nel Primo Anniversario dell'attentato in città si stampava il «Foglio dei Quattro Giorni” con l’intento di “essere un registro, sia pure essenziale, degli stati d’animo, dei pensieri, delle speranze, delle aspettative dei sentimenti dei giovani convenuti a Bologna per le Manifestazioni del 2 agosto” con il coordinamento, nella Sala Accursio in Piazza Maggiore, a cura di Bruno Brunini, Maurizio Maldini, Nicola Muschitello, Mino Petazzini e Roberto Roversi. Dopo alcuni anni ho avuto il piacere di condividere un lungo periodo di servizio presso il Comune di Brusciano con Aurora Lauro, una delle figlie degli indimenticabili mamma Velie e papà Salvatore. In seguito ho conosciuto anche il fratello Gennaro, sempre riconoscente per quanti si adoperano a continuare la Memoria delle Vittime della Stage di Bologna del 1980».
Il Sindaco di Brusciano, Avv. Giuseppe Montanile, dalla sua pagina FB, https://www.facebook.com/Peppemontanile/ , ha annunciato che «I coniugi Lauro hanno il diritto di ritornare nella loro amata Brusciano. Sono 39 anni da quando a Bologna esplose una bomba che provocò la tragica strage nella quale persero la vita 85 persone. Tra le vittime Salvatore Lauro e sua moglie Velia Carli, due cittadini di Brusciano. Da quel maledetto 2 agosto i figli ogni anno si recano nel capoluogo emiliano per commemorare i defunti. Io ho un desiderio e so di parlare a nome di tutti voi: al termine dei lavori del palazzo del Municipio la piazza antistante sarà intitolata alla memoria dei coniugi Lauro, vittime della strage di Bologna del 1980. È un dovere da Sindaco ma soprattutto da cittadino. Dal 40esimo anniversario della strage, che avverrà il prossimo anno, Brusciano celebrerà la più giusta delle commemorazioni: ricordare e onorare la memoria di due concittadini, vittime della barbarie nazifascista che a Bologna cambiò il volto della storia dell'Italia e di Brusciano».
IESUS
Istituto Europeo di Scienze Umane e Sociali - Brusciano NA-