Benché i livelli di crescita degli anni pre-crisi (2007-2008) rimangano ancora molto lontani, quello dei serramenti e infissi in legno in Italia è un mercato in ripresa negli ultimi due anni, seppur in maniera contenuta. Ma quale sarà lo scenario nei prossimi anni? A dircelo è il secondo Rapporto congiunturale e previsionale dell’istituto di ricerca economico-sociale Cresme in collaborazione con CNA, che delinea un quadro positivo anche per il periodo 2018-2021.
Cominciamo dalle finestre: le stime prevedono una crescita media annua importante per il prossimo quadriennio sia per il settore residenziale che quello non residenziale, rispettivamente del 1,4% e del 1,6%. Saranno quasi 5,55 milioni le unità in media nei prossimi anni, di cui 5,34 milioni solo per l’edilizia residenziale.
Ancora più accentuata sarà la crescita per il settore merceologico delle porte, per le quali l’istituto Cresme prevede un incremento del 4,2% per il 2018-2021. In termini numerici, saranno in media 2,87 milioni le unità installate in edifici di nuova costruzione ed in quelli esistenti, delle quali la quasi totalità saranno impiegate nell’edilizia residenziale (2,76 milioni), ed appena lo 0,11% nell’edilizia non residenziale (alberghi, scuole, ospedali ecc).
Quella del prossimo quadriennio sarà dunque una crescita prudente ma comunque costante per il settore dei serramenti, a conferma della bravura e della professionalità delle imprese italiane che operano in questo settore, come ad esempio Modesti Srl, specializzata da oltre quarant’anni nella progettazione e produzione di serramenti di elevata qualità, infissi e finestre in legno, in legno-alluminio, portoni blindati e molto altro.
Fonte notizia
www.infissimodesti.it