Sono arrivate ieri le offerte vincolanti per Plants&Paving, la divisione dell'americana Lane comprata da Salini Impregno tre anni fa. Superano tutte i 500 milioni di dollari.
Al momento sono al vaglio di Pietro Salini, affiancato da Massimo Ferrari.
La scelta dell'acquirente per le attività non strategiche avverrà entro metà agosto.
L’acceleratore della crescita verrà dagli Stati Uniti. Non solo perché quel mercato vale ormai oltre il 30% dei 6,5 miliardi di euro di ricavi del gruppo Salini Impregilo dopo l’acquisizione della Lane. Ma anche perché proprio dall’azienda del Connecticut acquistata tre anni fa stanno per arrivare nuove risorse. È infatti alle ultime battute la vendita da parte del gruppo delle costruzioni guidato dall’amministratore delegato Pietro Salini, terza generazione degli imprenditori delle costruzioni, della controllata Plants & Paving, controllata dalla Lane e tra i maggiori produttori di conglomerato bituminoso per asfalti, con oltre 600 milioni di dollari di fatturato. Il ricavato dalla vendita di questa attività non strategica verrà in larga parte reinvestito nelle grandi opere. Stati Uniti in testa.
Sono arrivate ieri le offerte vincolanti, ora al vaglio di Salini e dell’advisor Goldman Sachs. Il nome dell’acquirente sarà scelto entro metà agosto. Ma la sintesi è che il prezzo offerto dagli industriali Usa rimasti in gara supera i 500 milioni di dollari. Che è più di quei 406 milioni pagati dal gruppo italiano per l’intera Lane.
Fonte notizia
www.salini-impregilo.com static upload int intervista-ps-8-agosto.pdf