Tutta l'energia del mondo: l'Amministratore Delegato Claudio Descalzi è protagonista di un incontro organizzato nell'ambito del Festival Limes di Genova.
Formiche.net: l'intervento di Claudio Descalzi, AD di Eni, al Festival Limes
L'Africa resta al centro delle strategie di Eni: nel continente il gruppo guidato da Claudio Descalzi si configura come primo produttore internazionale nell'energetico producendo la metà del greggio totale. L'AD lo ha sottolineato intervenendo al Limes Festival di Genova lo scorso 5 maggio: "L'Europa è una scatola vuota di energia, importa l'80% del gas. Solo chi ha energia può avere un futuro". Oggi è sempre più necessario individuare nuove fonti energetiche e in questo l'Africa può dare un contributo fondamentale. È un continente straordinariamente ricco di risorse, ma pieno di contraddizioni e paradossi, come ha fatto notare Claudio Descalzi: la prosperità del suolo contrasta infatti con la realtà di grave sottosviluppo energetico che vivono le popolazioni locali. Eni lo sa bene: "Negli ultimi cinque anni abbiamo fatto grandissime scoperte: l'Africa subsahariana in particolare dispone di grandi risorse di gas e petrolio, ma anche eoliche e solari. Tuttavia l'Africa, che costituisce il 15-20% della popolazione mondiale, consuma solo il 3% dell'energia" ha spiegato l'AD osservando che 650 milioni di persone non hanno accesso all'elettricità, usano la carbonella o il legno per scaldarsi e svolgere le attività domestiche. Sono abitudini che innalzano in maniera preoccupante i livelli di monossido di carbonio nelle abitazioni causando "centinaia di migliaia di morti, più di quanti ne faccia la malaria". L'insufficienza energetica provoca anche disoccupazione, generando i fenomeni migratori fra gli Stati africani e verso l'Europa.
Claudio Descalzi: il modello Eni in Africa e la pace in Libia
Nel suo intervento al Festival Limes, come riporta l'approfondimento di "Formiche.net", Claudio Descalzi ha dunque evidenziato l'importanza di adottare strategie sostenibili, un investimento che nel tempo porta a risultati importanti: "Contrariamente ad altre società noi in Africa abbiamo sviluppato la produzione di gas per il mercato domestico: lo abbiamo deciso per fare una gara diversa, non quella di uno scattista, ma per guardare in prospettiva". Per ottenere la credibilità e la fiducia delle popolazioni locale, il gruppo ha lavorato molto: "Oggi diamo energia a 20 milioni di persone con le nostre centrali e settecentomila persone nell'africa subsahariana sono impegnate in progetti agricoli e si autosostengono. Sono cifre ancora piccole ma aiutano progetti importanti di sviluppo". Claudio Descalzi ha anche invitato la comunità internazionale a considerare una battaglia personale quella per la pace in Libia: "La situazione politica resta frammentata, nonostante sia in corso un tentativo di discussione, forse si riuscirà a istituire nuove elezioni e trovare un accordo fra le diverse forze in campo. Tutti insieme, dimenticandoci egoismi e interessi, dobbiamo impegnarci per cercare di portare la pace".
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