Ci sono problemi di salute di cui tendenzialmente si parla malvolentieri, a causa dell’imbarazzo che si prova nell’affrontare certi discorsi. Pensiamo, ad esempio, all’incontinenza urinaria: questo problema colpisce soprattutto le persone anziane, ma anche ben prima della terza età non mancano i soggetti che ne soffrono. Tuttavia, spesso queste persone che preferiscono “arrangiarsi” con il fai da te invece che parlarne con il proprio medico.
Ancor peggiore è, per ovvie ragioni, l’incontinenza fecale che, secondo le stime più recenti, colpisce una percentuale che va dallo 0,1 al 5% della popolazione. Intorno al problema ruota una sorta di omertà, così chi ne è colpito spesso crea una barriera tutto intorno a sé che naturalmente preclude ogni possibilità di curarsi.
Chi soffre di incontinenza di feci però non è solo: oggi esistono infatti centri specializzati che, attraverso tecniche micro-invasive, permettono di intervenire sulla funzionalità dello sfintere allo scopo di limitare notevolmente (quando non addirittura risolvere in via definitiva) il problema.
Il metodo THD® GateKeeper è, a tal proposito, una apprezzata tecnica chirurgica eseguita in anestesia locale che mediante piccoli impianti consente al paziente di tornare a una vita normale già 48 ore dopo l’operazione (che, tra l’altro, di norma non prevede il ricovero).
L’intervento è sicuro e di breve durata, e per un consulto è possibile rivolgersi a centri specializzati di tutta Italia: scopri l’ubicazione del più vicino collegandoti al sito incontinenzafecale.it.