Un incontro che restera' nella mente dei partecipanti: per verve, emozione nei toni, piacevolezza di memorie.
Si e' svolto infatti lo scorso 15 gennaio con grande successo di pubblico, e attenzione mai venuta meno per tutto il tempo della presentazione, l'incontro romano presso la Nuova Aula del Palazzo dei Gruppi Parlamentari che ha visto protagonista l'autobiografia di una delle eccellenze italiane piu' famose all'estero. Il detto "nemo profeta in patria" riguarda anche lui: il M° Bruno Venturini, tenore eccelso dalla carriera internazionale come pochi possono vantare di avere,ma (ingiustamente) poco conosciuto dai piu' nel nostro Paese.
A curare il volume, pubblicato dalla casa editrice IL PAPAVERO, e' stato lo scrittore e cantautore Gianni Mauro (leader del gruppo musicale e teatrale PANDEMONIUM).
«Ho lavorato moltissimo in teatro - esordisce Gianni Mauro - per tanti anni e in tanti spettacoli, con artisti immensi come Rascel e Proietti, eppure oggi sono al massimo dell’emozione. Quando il maestro Venturini mi ha chiesto di scrivere la sua biografia, ho provato una grande gioia. Con lui condivido i ricordi di una città meravigliosa come Salerno e gli aneddoti della sua vita, un po’ come in un film in prima persona».
Ha aggiunto commosso, tra un applauso ed un altro: « Ho scritto e allo stesso tempo ho vissuto la sua nascita, la sua crescita, la sua carriera, gli incontri più importanti della sua vita come quelli con Mario Lanza, Sergio Bruni, Michele Galdieri, Totò, Peppino De Filippo, Alberto Sordi, Mimmo Modugno. Potrei continuare ancora per molto… Difficilmente riuscirò a rivivere qualcosa di così intenso e meraviglioso».
L'editore di questa biografia, Donatella de Bartolomeis, e' donna combattiva e tenace, che ha scommesso molto sul lungo tragitto che questa biografia potra' compiere: « La canzone classica napoletana simboleggia un connubio perfetto tra poesia e musica e racchiude i temi fondamentali della nostra terra; racchiude delle vibrazioni talmente forti che anche all’estero chi non conosce la nostra lingua non può non restarne coinvolto e percepire a livello epidermico i suoi messaggi: ne è la riprova l’esempio di Michail Gorbačëv e Raissa, che proprio sulle note di una di queste melodie cantate da Bruno Venturini, Dicitencello vuje, si sono dichiarati il loro amore eterno. Ovviamente, se volete approfondire questo ed altri episodi mi raccomando di leggere il libro…».
Oltre all'Associazione Occhio dell'Arte, all'happening presenti molti volti noti della Tv (dalla giornalista Maria Concetta Mattei del Tg2 a Bruno Mobrici, storico conduttore di Speciale Tg1, dal mago Silvan a Katia Noventa, da Adriana Russo a Luciana Frazzetto a Raffaele De Bartolomeis, per citarne qualcuno); l'iniziativa e' rientrata nel bouquet di quelle promosse dal Gruppo Parlamentare di Forza Italia e ha visto il pregevole intervento telefonico dell’On. Mariastella Gelmini, assente giustificata poiche' fuori regione.
L'Onorevole Gelmini durante il collegamento in viva voce ha espresso giudizi lusinghieri sulla lunga carriera di Bruno Venturini, esaltando la vera essenza della canzone napoletana e la sua importanza per le nostre radici.
Bruno Venturini, che e' risultato indiscutibilmente essere ambasciatore eccelso della canzone napoletana nel mondo, ha "duettato" per tutto il tempo dell'incontro con Pippo Baudo, ospite d'onore per l'occasione in veste di amico di una vita: palpabile la loro intesa affettiva, ed entusiasmanti i loro dialoghi tra ricordi, battute di spirito, sensibilita' condivise per via di una amicizia vera che trae le sue radici in un vissuto privato che non si dimentica. Tenero e sincero il racconto del tenore sulla famiglia Baudo, e su quanto le amicizie autentiche non possano e debbano essere mai dimenticate. Anche Baudo ha ricordato la dura gavetta di Venturini, ed accennato ad alcune dure vicende familiari che il tenore ha vissuto e di cui anche Baudo e' stato da sempre testimone.
L' Onorevole Pier Ernesto Irmici, tra i fautori di questo incontro letterario, ha coordinato egregiamente gli interventi; e' emerso che stia già riflettendo sull’eventualità di un film tratto dalla sceneggiatura del libro su Venturini. Sarebbe sicuramente auspicabile far conoscere approfonditamente a tutti gli italiani una figura cosi' imponente all'estero e frutto di un talento made in Italy.
Venturini ha accennato durante l'incontro ad un format musicale, nato da poco, di cui va estremamente orgoglioso. Il titolo: ‘Bruno racconta e… Venturini canta!’, spettacolo scritto e diretto dal figlio Salvatore Venturini, terzogenito del Maestro, nonche' ragazzo che ha studiato canto al Conservatorio di Salerno, laureato in Economia Aziendale e scritturato dalla major discografica Universal Music Italia gia' da qualche anno. Promette bene, insomma, e dal padre si percepisce abbia ereditato anche una forte volonta' verso il duro lavoro, l'unico modo per raggiungere risultati durevoli nel tempo.
Bruno Venturini da più di quarant’anni esporta talentuosamente e con la giusta eleganza nostrana il genere della canzone napoletana in tutto il mondo attraverso la sua splendida voce, ed e' questo il tributo che e' stato fatto all'Uomo e all'Artista da Gianni Mauro e da una autobiografia ben scritta, ricca di aneddoti e particolari che attirano il lettore nella vicenda privata e nella carriera di un uomo che ha girato il mondo e che continua ad avere la splendida voce della gioventu'.
Un talento unico.
Special guest della Camera dei Deputati, nonche' pilastro portante della televisione italiana, Pippo Baudo ha firmato con orgoglio la prefazione di ‘Bruno Venturini -Una voce che ha emozionato il mondo’.
A Baudo va anche il merito di una chiusura verbale di incontro che ne riassume il senso profondo, letterario ed umano: «Questa è una bella giornata per me, perché mi trovo in una sala parlamentare per presentare il libro di Bruno Venturini. Un grande cantante e allo stesso tempo un mio grande amico: ho avuto l’onore di conoscerlo a Napoli, nel 1960 quando ero ancora alle prime armi. Lui, nonostante la giovane età, era già affermato nel mondo della canzone. Venturini è realmente uno dei pochi personaggi a poter vantare di aver girato il mondo in lungo e in largo; ovunque si è esibito, ha portato la sua voce e le canzoni del repertorio napoletano che interpreta in maniera eccezionale con voce appassionata, con un trasporto veramente affettuoso nei confronti della terra dei grandi autori che hanno animato la storia musicale di Napoli. Oggi celebriamo con la partecipazione di tanti amici la storia della sua vita: c’è un titolo molto bello e attinente ‘Una voce che ha emozionato il mondo’ e in effetti ha emozionato e continuerà a farlo, perché Bruno non si fermerà qui: ha dalla sua parte la sua possente voce e la sua storia, che trasmette a suo figlio Salvatore, bravissimo interprete che ha già fatto un disco e canta proprio bene. Il cognome ‘Venturini’probabilmente camminerà chissà per quanto tra le sette note, tra le righe del pentagramma, ed io auguro con tutto il cuore ad entrambi buona fortuna.
Un libro da comprare, un protagonista del made in Italy da conoscere.
Lisa Bernardini
Presidente Occhio dell'Arte
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Foto: da sx Gianni Mauro - Bruno Venturini - Lisa Bernardini