Roma, 8 dicembre 2024 – Un monumento alla pace e alla spiritualità si erge nel cuore di Roma: “La Quercia di Mamre”, l’imponente opera realizzata da Settimo Tamanini, in arte Mastro7, è stata inaugurata presso la Chiesa del Caravita. L’opera, che resterà esposta fino a gennaio 2026, è parte del programma ufficiale del Giubileo 2025, intitolato “Pellegrini di Speranza”.
La Quercia di Mamre è una scultura straordinaria: un albero di sette metri di altezza, in rame puro, forgiato con tecniche di fuoco soffiato, cesellato e fiammato. Dal suo possente tronco si dipartono tre rami che si protendono verso il cielo, un simbolo potente di unità e speranza. L’ispirazione dell’opera trae origine dalla celebre quercia biblica menzionata nella Genesi, simbolo di accoglienza, fede e promessa divina.
Un messaggio universale di pace
Settimo Tamanini ha concepito quest’opera come un omaggio all’eredità condivisa delle tre grandi religioni monoteiste – Ebraismo, Cristianesimo e Islam – e come invito all’umanità intera a ritrovarsi sotto lo stesso cielo, all’ombra della Quercia di Mamre. “Con il cuore aperto all’unico Dio e al prossimo” – si legge nel comunicato – “l’opera intende trasmettere un messaggio di accoglienza, rispetto e pace”.
La cerimonia inaugurale
La cerimonia di inaugurazione, tenutasi alla presenza di illustri rappresentanti religiosi e istituzionali, è stata aperta dal rettore della Chiesa del Caravita, padre Massimo Nevola, Superiore dei Gesuiti della Comunità di Sant’Ignazio di Loyola in Roma. Momenti di riflessione interreligiosa hanno visto la partecipazione del gesuita padre Giancarlo Gola, con commenti a tre voci – cristiani, ebrei e musulmani. Sono stati letti brani della Genesi (capitolo 18) e una poesia di Massimo Parolini dedicata all’opera. La serata si è conclusa con l’esecuzione musicale “All’ombra della Quercia, Pace!” composta dal maestro Giorgio Bagozzi.
Alle ore 19, una solenne celebrazione eucaristica ha suggellato il momento, sottolineando la profonda spiritualità dell’evento.
Patrocini e collaborazioni
L’evento è stato realizzato grazie al patrocinio del Dicastero vaticano per l’Evangelizzazione, della Rettoria Chiesa del Caravita, e di importanti enti e istituzioni tra cui l’Associazione San Vigilio Ossana, Euregio Tirolo-Trentino-Alto Adige, Regione Trentino Alto Adige, Provincia autonoma di Trento e Comune di Trento. Fondamentale il supporto di partner privati come Gruppo Cassa Centrale, Itas Assicurazioni, e Giacca Costruzioni Elettriche. Presente alla cerimonia anche il presidente del Consiglio regionale, Roberto Paccher, che ha commentato: “Attraverso l’arte di Mastro7, il Trentino mostra il suo volto più autentico: quello di una terra che sa trasformare la bellezza delle sue radici in un linguaggio universale di pace e speranza.” E il Presidente della sezione di Roma dell’Unione Nazionale Cavalieri d’Italia il Comm. Dr. Franco Danieli, e l’Ambasciatore OIRD/UNHRC per i diritti umani il Prof. Gennaro Ruggiero che ha dichiarato: “Possiamo certamente definire quest’opera un grande messaggio di pace. L’opera La Quercia di Mamre di Settimo Tamanini, con la sua ispirazione alle tre grandi religioni monoteiste e il richiamo alla Genesi, incarna un simbolo universale di accoglienza, convivenza e rispetto reciproco. Il suo messaggio si radica nel desiderio che l’umanità intera possa trovare armonia sotto lo stesso cielo, unendo spiritualità e speranza. Questo concetto si riflette nella struttura stessa dell’opera: l’albero, con i suoi tre rami protesi verso il cielo, rappresenta unità nella diversità, un tema essenziale per un mondo sempre più interconnesso. L’inaugurazione durante il Giubileo 2025, intitolato Pellegrini di Speranza, amplifica ulteriormente il valore simbolico e spirituale di questo progetto”.
Ad accompagnare Gennaro Ruggiero anche la moglie la Dr.ssa Angelica Loredana Anton, Presidente della Fondazione Area Cultura che ha espresso il suo pensiero, affascianata dall’opera di Mastro 7, con queste parole: “Dal punto di vista culturale, possiamo sintetizzare La Quercia di Mamre come dialogo universale. Essa fonde arte e spiritualità per trasmettere valori di unità, pace e accoglienza, esaltando la capacità dell’arte di creare connessioni profonde tra diverse tradizioni e comunità”.
Mastro7: un maestro di arte sacra
Il laboratorio artistico di Settimo Tamanini, situato a Mattarello (Trento), è noto per la creazione di opere d’arte sacra e personalizzazioni uniche in metallo e legno. La Quercia di Mamre è l’esempio più recente dell’abilità di Mastro7 nell’unire maestria artigianale e significati spirituali profondi. Questa scultura incarna un messaggio di speranza e unione che risuona con il tema del Giubileo 2025.
L’esposizione della Quercia di Mamre nella Chiesa del Caravita è un invito a riflettere sul valore della pace e della convivenza, valori che questa imponente opera d’arte celebra con straordinaria potenza visiva e simbolica.
Redazione