Il 26 settembre 1973 ci lasciava Anna Magnani, una delle figure più iconiche del cinema italiano e mondiale. A 51 anni dalla sua scomparsa, il produttore cinematografico Gennaro Ruggiero, con il suo Laboratorio Cinema TV, ha deciso di onorarla con la prima edizione del “Premio Amici di Anna Magnani©”, il 26 settembre 2024. L’evento, condotto dallo stesso Gennaro Ruggiero, si è tenuto nella suggestiva cornice del Teatro Studio Planeta – Red Klub di Roma, di proprietà del musicista e discografico Guido Planeta, ed è stato un sentito omaggio a una delle figure più rappresentative della romanità cinematografica. Il premio ha celebrato 12 professionisti dell'industria cinematografica, dalla produzione alla regia, passando per recitazione e musica, tutti accomunati da un profondo affetto per l’immensa "Nannarella", e lo hanno ribadito calorosamente durante la consegna del premio che consisteva in una bellissima tela stilizzata raffigurante il volto di Anna Magnani e un attestato rigorosamente in bianco e nero molto particolare.
Anna Magnani: L'Attrice senza Tempo
Considerata una delle più straordinarie attrici del ventesimo secolo, Anna Magnani ha lasciato un’impronta indelebile nel mondo del cinema. La sua carriera inizia nel Teatro di rivista, dove duettava con Totò, e prosegue nei primi film degli anni '40, come “Teresa Venerdì” e “L’ultima carrozzella”. Il vero salto verso la fama arriva con il Neorealismo, quando Roberto Rossellini le affida il ruolo di Pina in “Roma città aperta” (1945), che contiene la celebre scena della corsa disperata al grido di “Francesco!”, simbolo dell'Italia postbellica.
Dopo la separazione artistica da Rossellini, la carriera della Magnani si arricchisce di interpretazioni memorabili. È Edoardo De Filippo a offrirle un’altra grande opportunità con “Assunta Spina” (1947), e Luigi Zampa la consacra definitivamente al pubblico con “L’onorevole Angelina” (1947), che le vale la Coppa Volpi alla Mostra del Cinema di Venezia. Un altro ruolo iconico arriva nel 1951 con “Bellissima” di Luchino Visconti, un capolavoro in cui interpreta una madre ossessionata dal desiderio di lanciare la figlia nel mondo del cinema.
Il Riconoscimento Internazionale e l’Oscar
Hollywood non rimane indifferente al suo straordinario talento. Nel 1955, Magnani è la prima attrice italiana a vincere l’Oscar come migliore protagonista per il ruolo di Serafina in “La rosa tatuata”, recitando accanto a Burt Lancaster. La sua performance non solo abbatterà ogni stereotipo legato al suo dialetto romanesco, ma dimostrerà la sua straordinaria capacità di recitare in altre lingue, tanto che lavorerà successivamente con Jean Renoir e Claude Autant-Lara in Francia. Tuttavia, anche in Italia, Magnani continua a lasciare il segno con film come “Nella città l'inferno” (1959) di Renato Castellani, accanto a Giulietta Masina.
Una Carriera che Rifiuta l’Oblio
Negli anni '60, l’esplosione della commedia all'italiana sembra lasciare poco spazio a un’attrice drammatica come lei. Tuttavia, Magnani decide coraggiosamente di tornare al teatro con interpretazioni intense come “Medea” e “La lupa”. Il cinema, però, non la abbandona del tutto. Mario Monicelli la riporta sul grande schermo con “Risate di gioia” (1960), dove recita nuovamente accanto a Totò, mentre Pier Paolo Pasolini le offre il suo ultimo grande ruolo in “Mamma Roma” (1962).
L’Ultimo Saluto e l’Eredità Immortale
Negli anni ’70, dopo essersi ritirata nel suo attico romano, Anna Magnani torna a lavorare per la televisione grazie al giovane regista Alfredo Giannetti, con cui realizza quattro film di grande intensità, come “La sciantosa”. Il suo addio al cinema viene sancito da Federico Fellini, che chiude il suo film “Roma” (1972) con l'immagine di Anna Magnani che rientra a casa, come se fosse un commiato anche nella vita reale.
Ai suoi funerali, un anno dopo, partecipa tutta Roma. Rimane però una verità poco conosciuta: dietro quella spontaneità che sembrava istintiva, si celava un’enorme preparazione e una professionalità impeccabile. “Parlare di arte è difficile e di altro io non so parlare”, rispondeva quando le veniva chiesto perché concedesse così poche interviste.
Il Premio Amici di Anna Magnani: Un Omaggio Eterno
Il “Premio Amici di Anna Magnani©” è stato istituito per ricordare e tramandare il lascito di questa straordinaria attrice. Oggi, a 51 anni dalla sua morte, Magnani rimane una fonte d’ispirazione per generazioni di attrici, italiane e internazionali. Meryl Streep e Helen Mirren, solo per citare due tra le tante, l’hanno sempre riconosciuta come una delle loro muse ispiratrici.
Con il suo volto irregolare, i grandi occhi espressivi, la voce roca e la risata improvvisa, Anna Magnani ci viene ancora incontro, chiedendo complicità e amore attraverso i suoi personaggi indimenticabili. Un’attrice senza tempo, che continuerà a vivere nei cuori di chi ama il cinema.
Il premio è stato consegnato a:
Claudia Cotti Zelati: Attrice, regista, sceneggiatrice e coach actor/actress;
Carla Schiavone: Cantante e attrice di teatro
Marco Werba: Compositore di importanti colonne sonore – Musicista direttore d’orchestra
Arianna Cigni: Attrice e giornalista
Maria Berardi: Sceneggiatrice, regista e giornalista
Maria Cinzia Mirabella: Sceneggiatrice, regista e attrice
Michela Cafaro: Attrice
Anna Rita Santoro: Sceneggiatrice, regista, produttrice e giornalista
Angelica Loredana Anton: Attrice, scrittrice, cantante, organizzatrice e conduttrice di eventi
Guido Planeta: Musicista e discografico
Pietro Borzacca: Produttore cinematografico
Donatella Cotesta: Attrice, regista, e sceneggiatrice
Durante l’evento, che si è aperto con un bellissimo video dove Anna Magnani canta “Quanto sei bella Roma” e un piccolo suo showreel, Guido Planeta al suo pianoforte bianco ha intonato splendide canzoni romane. Al termine dell’evento l’ultima premiata, volutamente ultima, per fare la chiusura in bellezza, l’attrice e regista Donatella Cotesta ha donato ai presenti un emozionante esibizione dedicata ad Anna Magnani che ha commosso ed emozionato ricevendo applausi calorosi.
L’evento ha avuto il patrocinio di: la Fondazione Area Cultura, l’Istituto per la Cultura Italiana, l’Ente Nazionale Attività Culturali, il Centro Europeo Turismo e Cultura di Roma, la GR Comunicazione GRTC Spa, Nuove 24, e Pronto Musica.
Alberto Calistri