Nell’intervista pubblicata sul “Corriere della Sera”, Luca Dal Fabbro, Presidente di Iren, ha delineato la trasformazione delle dinamiche ESG (Environmental, Social, Governance) nel settore delle multiutility, evidenziandone l’importanza strategica per la crescita economica del settore e del Paese. Secondo il manager, le logiche ESG non sono più solo principi guida, ma veri e propri strumenti strategici che interessano tutte le linee di business, integrando valori imprenditoriali ed etici.
Luca Dal Fabbro: le multiutility come motori dell’economia
Nel corso degli anni, ha affermato Luca Dal Fabbro, le multiutility sono passate attraverso una profonda trasformazione, “diventando i motori trainanti dell’economia del Paese, con la gestione di servizi strategici ed essenziali, supportate da una capacità di investimento significativa”. In tale ottica, Iren ha pianificato investimenti per circa 10 miliardi di euro entro il 2030, di cui oltre l’80% destinati a progetti sostenibili. Questo piano è un chiaro esempio di come le multiutility, al fine di favorire la crescita economica e la sostenibilità ambientale, stiano utilizzando i criteri ESG. Questi sono infatti diventati “reale strumento strategico per la crescita economica delle multiutility, interessando in una logica sia imprenditoriale che etica tutte le linee di business”. Uno dei punti critici affrontati è l’allineamento delle supply chain agli standard attuali. Luca Dal Fabbro ha sottolineato l’importanza di coinvolgere aziende partner, PMI e realtà artigiane nell’adozione di pratiche sostenibili. Tale approccio, ha fatto sapere il Presidente, è cruciale per generare “valore per sé stesse e per il cliente finale, in una logica win-win ormai indispensabile per esercitare un ruolo da protagonista sui mercati”.
Luca Dal Fabbro: un ecosistema relazionale e l’AI per guidare la crescita delle multiutility
Nel contesto attuale emerge l’importanza, per il settore delle multiutility, di porsi all’interno di un ecosistema relazionale che interagisca costantemente con il territorio, gli azionisti, i clienti e tutti gli stakeholder. Per avere successo, ha rimarcato Luca Dal Fabbro, è fondamentale esercitare un ruolo attivo in tutti gli aspetti ESG, andando oltre l’organizzazione interna e adottando una misurazione accurata degli obiettivi. In qualità di Presidente dell’ESG European Institute, Dal Fabbro ha proposto un nuovo modello di standardizzazione delle metriche ESG per garantire una comunicazione trasparente. L’intervista si è quindi conclusa con un focus sull’impatto dell’intelligenza artificiale (AI) nel settore. Il Presidente ha citato ricerche recenti che dimostrano come l’AI possa migliorare del 15% l’efficientamento energetico nei prossimi 3-5 anni e contribuire fino al 45% al raggiungimento dei target di riduzione delle emissioni stabiliti nell’Accordo di Parigi. “Consci, comunque, dell’insidie dell’AI – ha concluso Luca Dal Fabbro – intendiamo promuovere l’adozione interna ed esterna all’impresa di un approccio volto ad allineare l’utilizzo dei sistemi di AI con i valori e gli obiettivi dell’azienda e dell’ecosistema in cui opera”.