Con la recente sentenza della Corte di Giustizia europea, espressasi in favore dei professori senza contratto a tempo indeterminato, la Carta docente è stata estesa ai supplenti con contratto annuale fino al 31 agosto. Tale decisione supporta in maniera ancora più netta la tesi secondo cui escludere da novero dei beneficiari gli insegnanti precari sia irragionevole e contrario ai principi di non discriminazione e di buon andamento della Pubblica Amministrazione.
Cos’è e a chi spetta la Carta Docente?
La Carta elettronica del Docente è un beneficio del valore di € 500,00 erogato tramite App dal Ministero dell’Istruzione e del Merito – MIM istituita con la Legge 107 del 2015 (Buona Scuola) con l’obiettivo di assicurare un costante aggiornamento e arricchimento professionale per il personale docente impiegato nella scuola pubblica. Tramite questo contributo è possibile acquistare Libri e testi, anche in formato digitale; Hardware e software; Iscrizione a corsi per attività di aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali, svolti da enti accreditati presso il Ministero dell'istruzione; Iscrizione a corsi di laurea, di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, inerenti al profilo professionale, ovvero a corsi post lauream o a master universitari inerenti al profilo professionale; Biglietti per rappresentazioni teatrali e cinematografiche, musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo.
Attualmente tale misura è stata riservata finora ai docenti di ruolo e, a partire da questo novembre, anche i titolari di contratti di lavoro fino al 31 agosto.
Docenti con contratti al 30 giugno: quali novità?
Quanto teste esposto fa sorgere una questione non di poco conto: è giusto escludere dai beneficiari della Carta Docente i destinatari di contratti fino al 30 giugno o che abbiamo maturato 180 giorni di servizio in maniera continuativa?
Secondo quanto statuito dalle recenti pronunce del Consiglio di Stato e della Corte di Cassazione è compito del MIM far sì che sia tutto il personale docente – e non certo esclusivamente quello di ruolo – a poter conseguire un livello adeguato di aggiornamento professionale e di formazione. Pertanto si apre uno spiraglio per i precari di ottenere bonus docenti. Tuttavia, tale possibilità è tuttora legata alla necessità di presentare ricorso presso il Tribunale in funzione di Giudice del Lavoro. Giustizia Scuola, studio legale specializzato in ricorsi scolastici e da anni impegnati nell’assistere il personale scolastico – docente e ATA; propone agli insegnanti destinatari di un contratto a tempo determinato con Istituzioni scolastiche pubbliche la possibilità di partecipare al Ricorso Carta Docente per recuperare il beneficio economico di 500 euro.
È possibile recupere la Carta Docente per gli anni pre-ruolo?
Anche per coloro che abbiano svolto o stiano svolgendo tuttora supplenze annuali o al termine delle attività didattiche, a partire dall’anno scolastico 2019/2020, i legali di Giustizia Scuola offrono la propria consulenza al fine di recuperare il bonus; con la possibilità per gli assistiti di recuperare fino a 2.500 €. Numerosi Tribunali su tutto il territorio nazionale, sulla scia delle sentenze favorevoli, stanno provvedendo a sanare ad una condizione di iniquità perpetrata dal Ministero dell’Istruzione e del Merito.
Fonte notizia
giustiziascuola.com ricorso-carta-del-docente-e-500