L’azienda viti-vinicola FratelliPisoni di Pergolese, nella Valle dei Laghi, in Trentino Alto-Adige, lancia tre nuove box per Natale dedicate al Reboro, il noto rosso da appassimento, caratterizzato da profumi di confettura, spezie dolci e pot-pourri di fiori, sorso strutturato, morbido e complesso, e dalla lunga evoluzione in bottiglia. Assieme alle confezioni natalizie sarà possibile regalare anche il Reboro En Primeur, riservandosi un lotto non ancora imbottigliato di questo meraviglioso rosso.
Idee regalo pensate per condividere con gli amici e i propri cari la passione per questo vino iconico, dal carattere deciso e riconoscibile. “Sarà come regalare un viaggio nel tempo e nella storia di questo vino, - spiega Marco Pisoni, tra i fautori nel territorio trentino del rilancio di questo vino nei primi anni Duemila – un’occasione per capirne l’evoluzione in bottiglia, le sue caratteristiche e i diversi abbinamenti consigliati”.
Tre le box proposte:
BOX ESALTAZIONE DEL GUSTO: Reboro 2018 e due calici studiati per degustare al meglio questo vino, serigrafati “Reboro”. Prezzo: 95,00 euro.
BOX VERTICALE TRE ANNATE: 2016, 2017 e 2018. Prezzo: 139,00 euro
BOX VERTICALE SEI ANNATE: 2013, 2014, 2015, 2016, 2017 e 2018. Prezzo:329,00 euro.
Caratteristiche organolettiche dei vini.
Reboro 2018: rosso rubino intenso, lame violacee. Al naso si esprime su accattivanti note di prugna fresca, amarena, frutta sotto spirito e ricordi tropicali. Il sorso è vellutato, avvolgente, dotato di buona freschezza, ricordi di confettura, vaniglia, leggera tostatura e chiusura su note di erbe aromatiche, come timo salvia e negritella. Ottimo contrasto tra note dolci e salate, con tannino vellutato e lunga chiusura.
Abbinamento: dagli affettati strutturati e grassi, come coppa e salame, carni rosse o formaggi saporiti.
Reboro 2017: rosso rubino intenso brillante. Si distingue per piacevoli ricordi olfattivi di prugna, cacao, dattero funghi porcini e caramello. Al palato è intenso con piacevoli ricordi di prugna e frutta rossa (mora e ribes), con elegante tannino fitto e persistente.
Abbinamento: ottimo con il risotto ai funghi porcini, delle tagliatelle al tartufo di Norcia, ma anche con la gallina ripiena al forno.
Reboro 2016: rosso rubino intenso marcato. Accattivante naso di lampone, vaniglia coccolato fondente e amarena, al palato è morbido armonico e balsamico, con chiusura minerale e ricordo di timo.
Abbinamento: per la sua intensità si presta molto bene con le carni rosse, come un filetto al sangue o una bistecca alla fiorentina.
Reboro 2015: rubino intenso, con tratti olfattivi intensi di frutta rossa e tostatura. Al sorso è morbido, con piacevoli richiami alla tostatura e alle spezie, oltre a meravigliosi soffi balsamici di eucalipto. Freschezza e potenza ben equilibrate.
Abbinamento: un vino trasversale che si presta molto bene a piatti con proteine vegetali, come delle ricche zuppe di legumi, fino agli insaccati cotti, come lo zampone delle feste.
Reboro 2014: meraviglioso rubino brillante, con naso piacevolissimo di frutta nera, come prugna matura e liquirizia. In bocca ritornano le stesse componenti olfattive, spostate su aromi di mirtillo e mora. Il sorso è morbido e rotondo, con finale pepato e balsamico.
Abbinamento: meraviglioso con tutti i brasati, sia di cinghiate che di cervo. Non disdegna i piatti lievemente piccanti o dal tratto etnico.
Reboro 2013: rosso rubino granato. Al naso emergono intensi soffi di amarena sciroppata e frutta rossa matura. La bocca è speziata, ampia, con tannino fitto, setoso e persistente. Dà il meglio di sé, dopo una permanenza in decanter.
Abbinamento: un rosso da meditazione, che si presta a essere gustato anche da solo. Il suo meglio però lo trova col cibo, come una guancia di maiale cotta a bassa temperatura.
A Natale anche il Reboro en Primeur.
Questo Natale è possibile regalare anche il Reboro en Primeur, riservandosi una parte del lotto di questo grande rosso prima ancora che sia imbottigliato. A partire dalla primavera 2024 sarà disponibile il Reboro 2019, con lotti da 6 bottiglie, ma è già possibile prenotare le altre annate, tra cui la 2022, considerata l’annata perfetta, per la combinazione delle condizioni climatiche durante le varie stagioni, che vanta grande struttura, equilibrio e una straordinaria potenzialità di affinamento in cantina. Per ottenere il prezioso vino En Primeur occorre essere iscritti nellacommunity del Wine Club Pisoni, quindi sposare il progetto di valorizzazione del vitigno Rebo adottandone una pianta (info: www.pisonivini.it/yourvineyourwine). All’atto dell’adesione verrà inviato un Certificato di Affiliazione sia per l’adozione della vite, che per l’acquisto En Primeur del Reboro. Il ritiro del vino potrà essere fatto direttamente in azienda, oppure con spedizione (costo calcolato secondo le tariffe del momento). Un’idea per continuare nella valorizzazione di questo straordinario vitigno dalla storia affascinante.
Come nasce il Reboro.
Il Rebo è figlio di un’avventura enologica degli anni ‘50 di Rebo Rigotti, agronomo e genetista, che aveva un destino già tracciato nel suo nome. “Nomen omen” dicevano gli antichi, “Nel nome un presagio”, infatti il nome Rebo, dato dal padre appassionato di viticoltura significa proprio vite in tedesco, nella variante grafica “Rebe”.
Rigotti viene assunto all’Istituto di San Michele all’Adige, sperimenta incroci sia per la vite, che per altre colture, fino a quando realizza un incrocio tra Merlot (vitigno francese, la mamma) e Teroldego (vitigno trentino il papà). Era nato il Rebo, nominato incrocio 107-3, che dagli anni Settanta, porterà il nome del suo ideatore.
L’AZIENDA AGRICOLA PISONI, UNICA PER MOLTE RAGIONI:
L’azienda viti-vinicola FratelliPisoni di Pergolese, nella Valle dei Laghi, in Trentino Alto-Adige, coltiva la propria passione per il vino dal 1852. Oggi la quarta generazione, formata dai cugini Marco e Stefano Pisoni, continua la tradizione familiare nel segno dell’agricoltura biologica e biodinamica, assieme a un team di collaboratori, che sono entrati di fatto in famiglia. Un’azienda decisamente fuori dal comune, non fosse altro perché è tra le rare cantine del Trentino specializzata nella produzione del prezioso Vino Santo Trentino Doc, presidio Slow Food, ma anche perché è l’unica dal 1930 a produrre il vino per la messa nella Curia di Trento ed è tra le poche aziende in regione a coltivare le varietà resistenti PIWI (con cui produce il vino Mesum). Cura, inoltre, una linea di prodotti di bellezzaa base di vinaccioli da uva biologica colmarchio registrato Ampelié, che ne testimonia una volta di più l’eccezionalità. Un’azienda che ha saputo preservare la tradizione, rinnovandosi grazie a iniziative di valorizzazione del territorio e della cultura viticola. L’ultimo progetto è quello del Reboro En Primeur, un vino da appassimento da vitigno Rebo, legato in primis all’adozione di una vite e riservato alla community del Wine Club Pisoni.
PISONI IN PILLOLE:
- Il team: Marco Pisoni (agronomo e titolare), Stefano Pisoni (agronomo e titolare), Matteo Zucchet (enologo), Daniele Bressan (hospitality).
- Ettari vitati di proprietà: 16 ettari collocati in parte nella piana vicino al fiume Sarca, con un terreno più sabbioso-limoso, e in parte sulla collina di San Siro ad una altitudine di 450 m.s.l.m. con terreno calcareo.
- 80mila bottiglie su 17 etichette.
- Nuovo progetto: Reboro En Primeur.
INFORMAZIONI
Sito: www.pisonivini.it
FACEBOOK: https://www.facebook.com/cantinapisoni
INSTAGRAM: https://www.instagram.com/pisonivini/
Fonte notizia
www.pisonivini.it