L’AD di Eni Claudio Descalzi commenta la performance di Eni nei primi nove mesi dell’anno in un’intervista a “Milano Finanza” pubblicata in occasione della presentazione dei risultati.
L’AD di Eni Claudio Descalzi a “Milano Finanza”: acceleriamo sul buyback e anticipiamo i target sul gas
L’AD Claudio Descalzi, nell’intervista pubblicata lo scorso 28 ottobre da “Milano Finanza” in occasione della presentazione dei risultati dei primi nove mesi dell’anno, invita a “mantenere la barra dritta e riuscire a portare l’energia necessaria in Europa e soprattutto in Italia” alla luce delle criticità legate all’attuale situazione geopolitica. “Eni lo sta facendo”, ha sottolineato l’AD parlando dei contratti sottoscritti in Congo, Indonesia e Qatar per forniture “importanti e di lungo termine”: quello in Qatar, ad esempio, “ha una durata di 27 anni”. Ma Claudio Descalzi nell’intervista si sofferma anche su quello in Indonesia perché “gli accordi sul Gnl sono arrivati poche settimane dopo l’annuncio di scoperte definite ‘world class’ da Wood Mackenzie”. Il pozzo Geng North-1, spiega ancora l’AD, ha stime preliminari di 5mila miliardi di piedi cubi di gas, pari a circa 140 miliardi di metri cubi e condensati fino a 400 milioni di barili: “Si aggiungono ad altri 5mila miliardi di piedi cubi di asset che abbiamo nell’area”. In generale Eni, grazie ai tre nuovi accordi di lungo termine in Congo, Qatar e Indonesia, ha incrementato “in modo sostanziale il portafoglio di GNL contrattualizzato per un volume totale a regime di 6,5 miliardi di metri cubi all’anno”.
Eni: il punto su strategie e transizione dopo i risultati del terzo trimestre nella vision dell’AD Claudio Descalzi
“I risultati operativi e finanziari sono eccellenti”: l’AD Claudio Descalzi, commentandoli nell’intervista pubblicata da “Milano Finanza”, ha posto in evidenza in particolare “il miglioramento evidente dei fondamentali del business e i progressi nella strategia faranno da base per una remunerazione potenzialmente sempre più attrattiva per gli azionisti, secondo la nostra politica comunicata al mercato”. L’AD Claudio Descalzi ha quindi sottolineato come, alla luce dei risultati raggiunti, “andremo più veloci col buyback”, confermando quanto detto lo scorso 27 ottobre in occasione della presentazione dei dati: “In un contesto di mercato ancora molto volatile, l’EBIT proforma adjusted comprensivo dei risultati in quota Eni delle nostre Joint Ventures e collegate ha raggiunto 4 miliardi per effetto della crescita sequenziale dei risultati di E&P, Raffinazione e attività retail. Il flusso di cassa operativo di 3,4 miliardi si traduce in un flusso di cassa discrezionale, free cash flow, di circa 1,5 miliardi una volta finanziati investimenti organici pari a 1,9 miliardi di euro. Sia l’utile operativo sia la generazione di cassa si collocano in vetta alla serie storica di risultati trimestrali. Il free cash flow discrezionale cumulato fino a oggi di circa 6,2 miliardi supera ampiamente la prevista remunerazione degli azionisti per il 2023 compreso il riacquisto di azioni, contribuendo in tal modo a migliorare la flessibilità finanziaria e gli indici di solidità patrimoniale con un rapporto di leva stabile a 0,15. Guardando al futuro, riteniamo che l’evidente miglioramento dei fondamentali del business e i progressi strategici saranno alla base di attrattivi ritorni per gli azionisti e, coerentemente a tali prospettive, rivediamo al rialzo le nostre previsioni annuali di EBIT e flusso di cassa operativo, mentre aumentiamo il passo del programma di buyback per l’anno corrente”.