«Un breve viaggio nel tempo e nello spazio, nei tempi e gli spazi che oggi ci sono concessi di percorrere attraversandoli e attraversandosi». Si intitola proprio “Attraverso” l’opera di Danilo Cagno, autore che si divide tra Liguria e Piemonte, dove svolge il suo lavoro nell’ambito dell’information technology. La silloge arricchisce la collana “I Diamanti della Poesia” dell’Aletti editore, con cui il poeta collabora da ben dieci anni, con tre pubblicazioni. «Il tutto nasce quasi otto anni fa - spiega l’autore - da uno scatto fatto con il telefono sul bagnasciuga di una delle spiagge liguri che sono solito frequentare. Stavo per pubblicare il mio secondo libro “Profondo Nero” ma percepii subito che quello scatto sarebbe diventato qualcosa di importante. Rimasto a sfondo del telefono un po’ di tempo, sembra quasi chiamare il titolo del mio libro successivo. Attraversare, la parola che più si avvicinava a rappresentare lo scatto e, proprio in quel periodo, mi trovai a scrivere “Intensa Emozione”, dove il concetto dell’attraversare, attraversandosi, scaturì quasi da solo, in autonomia. Avevo così iniziato a scrivere il libro, trovandone il titolo e, in un certo senso, anche il significato. Ma non era finito lì, ci voleva un passaggio ulteriore che davvero avevo sotto gli occhi ma che non avevo interamente compreso fino ad allora. E fu una vera scoperta, quasi da “fanciullino” di pascoliana memoria, la rivelazione che si presentò ai miei occhi e all’intelletto. Ebbene sì, questa locuzione “avverbiale” conteneva la parola più importante che fosse in grado di esprimere poesia, ovvero “verso”. E fu come se si chiudesse il cerchio, ora tutto era pronto perché questa fosse un’opera a sé stante con propria dignità, con un titolo che sapesse ispirare ed aspirare a qualcosa di diverso. Poi, “attraverso” di per sé è proprio quel verso metaforico che ci mette in ascolto del “bofonchio” dell’universo».
Nei versi, piuttosto brevi, in cui prevale l’enjambement, la poesia diventa il motore, la benzina, che consente questo viaggio, dentro e fuori di noi. Un viaggio in cui l’attraverso è il punto di partenza e di arrivo. Il cammino metaforico che unisce l’inizio e la fine, nel muoversi che porta da un punto ad un altro. «La raccolta di Danilo Cagno - scrive, nella Prefazione, Alessandro Quasimodo, autore e critico letterario, figlio del Premio Nobel per la Letteratura, Salvatore Quasimodo - mette in primo piano il desiderio di seguire un cammino in senso metaforico. Si tratta di passare da una parte all’altra e, in modo figurato, di lasciare una realtà fenomenica per scoprirne una più profonda e misteriosa. Non basta consultare carte geografiche o servirsi di coordinate spazio-temporali, ma è importante cogliere un mondo segreto di emozioni e segnali, a volte, difficili da decifrare».
Nell’opera, che contiene le poesie scritte tra il 2016 e il 2022, sono impresse nero su bianco le esperienze vissute dall’autore in questi anni e in quelli precedenti, legate anche alla scrittura delle sue opere e alla partecipazione a diversi concorsi. Solo attraversando e lasciandosi attraversare dalla vita e dai molteplici aspetti della natura, si può andare oltre un’indagine esclusivamente razionale, una società incentrata sul profitto, di sfruttare nuove energie e affacciarsi a nuove dimensioni, per coglierne l’autenticità e l’aspetto più profondo. Il poeta è convinto, creando anche un po’ di stupore, che tra la sfera più intima e personale, quella introspettiva che consente di “attraversarsi”, e il mondo circostante, quello più reale, non vi sia paradossalmente alcun rapporto. «Se - afferma l’autore -, come si suppone ormai nelle teorie più recenti della fisica quantistica, davvero si mette in discussione la stessa consistenza della materia, a favore di una realtà più fluida, basata su energia e vibrazione, la differenza che abbiamo sempre scientificamente rilevato tra la realtà e l’inconscio potrebbe davvero perdere di senso». Infine, quando chiediamo a Danilo Cagno cosa vuole trasmettere al lettore, con la sua opera, la risposta è questa: «Il dubbio come unica verità e la ricerca di se stessi come obiettivo da perseguire sempre, senza se e senza ma».