Nell'ultimo periodo i mercati finanziari hanno prestato grande attenzione soprattutto alle mosse delle banche centrali. Il fattore clou era comprendere quando Federal Reserve e compagnia avrebbero chiuso la fase di rialzo dei tassi di interesse, per iniziare a dare sostegno all'economia. Ora che il ciclo di strette sembra essere arrivato alla fine, soprattutto il mercato azionario ha fatto festa. Ma in realtà questo atteggiamento sembra troppo ottimistico, perché ci sono diversi rischi ancora presenti.
I rischi che corrono i mercati finanziari
Il primo fattore di rischio è senza dubbio quello di tipo geopolitico. Il conflitto tra Israele ed Hamas potrebbe ancora allargarsi, coinvolgendo altre aree del Medio Oriente. Al momento i mercati finanziari sembrano però guardare con ottimismo ad una potenziale escalation che però qualora ci fosse avrebbe un effetto notevole sui mercati.
Il pericolo di uno shock energetico
Direttamente connesso al precedente fattore di pericolo, c'è anche il rischio di uno shock energetico. Finora il prezzo del petrolio ha reagito piuttosto bene allo scoppio del conflitto in Medio Oriente. Il prezzo di Brent e WTI si aggirano tra 80-85 dollari al barile, e i segnali in tempo reale non fanno immaginare grandi stravolgimenti. Tuttavia un eventuale coinvolgimento dell'Iran avrebbe effetti dirompenti, come dimostrano i precedenti casi.
Basta pensare alla guerra dello Yom Kippur nel 1973, i prezzi del greggio triplicarono e salirono alle stelle anche quando l’Iraq ha invaso il Kuwait nel 1990.
Il rischio tassi
Anche se le banche centrali hanno deciso di chiudere la fase del ciclo di strette monetarie (o almeno quasi tutte), hanno anche precisato che è estremamente probabile che i tassi di interesse rimarranno alti per lungo tempo.
I mercati finanziari sembrano aver battezzato il 2024 come l'anno in cui inizierà il ciclo di allentamento monetario. Ma anche in questo caso la previsione sembra molto ottimistica. In tal senso è significativo che i tassi di interesse sul mercato obbligazionari stiano continuando a crescere, come il titolo del tesoro statunitense che ha superato il 5% per la prima volta da 2007 (fonte dati Pocket Option).
Il pericolo recessione
Un altro fattore di rischio per i mercati finanziari riguarda l'andamento dell'economia. All'inizio del 2023 veniva data per scontata una recessione economica, che però finora non si è materializzata. Mercati finanziari sono così passati da uno scenario di hard landing ad uno scenario di Soft landing. Tuttavia gli esperti considerano il rischio recessione ancora presente al 55%.