Lunedi 23 Ottobre inaugura a Bolzano la sua nuova mostra personale dal Titolo “L’Anima”. Ci spieghi da dove arriva la scelta di questo nome:
Come ogni artista, arrivano i momenti difficili, dove ci si sente vuoti, e non si hanno più idee per la creatività ed altro. Grazie alla mia adorata nipote Michelle, che in quei momenti era la mia gioia, mi ha dato questa forza nuovamente ed insieme abbiamo creato queste 7 opere che guardando nell’anima profonda di me. Così che ho creato questo grande cuore Michelangelo, con le ali, che rappresenta la purezza, sincerità ed amore incondizionato.
Io credo negli angeli, che nella vita ti si presentano, nel bisogno, che sono persone che ti danno, anche con un solo sorriso o una parola buona, la forza di superare i momenti difficili. Ed io li ho incontrati.
Sono sempre in ricerca di equilibrio, tra narrazione e immagine, tra emozione e ragione, tra ricordi famigliari e traumi della mia vita, ansiosa di voler completare la mia visione delle cose.
C’è un messaggio che vuole trasmettere, o una sensazione in particolare, attraverso le ultime creazioni?
Certo, e cito con passione la canzone “I have a dream” degli ABBA: “Ho un sogno, una canzone da cantare che mi aiuti ad affrontare qualsiasi cosa se vedi la meraviglia di una favola, allora puoi prendere il futuro, io credo negli angeli c’è qualcosa di buono in ogni cosa che vedo, io credo negli angeli quando so che è il momento giusto per me attraverso la corrente. Ho un sogno…”
Ognuno di noi ha un sogno da realizzare, e solo con la nostra volontà e la nostra forza riusciamo a farlo, anche passando attraverso tristi momenti.
Un elemento ricorrente nei suoi lavori e la chiave. Che significato ha?
La chiave ha un potere forte, non penso solamente alla chiave in forma oggetto, ma penso alla chiave nelle forme simboliche, la troviamo nei testi esoterici e in testi sacri. Il Potere della chiave è concepito come un potere fondamentale per intraprendere un cammino.
Il possesso delle Chiavi dona un potere che non è solo quello di aprire, ma anche di chiudere e di compiere molte altre azioni che senza di esse non sarebbe possibile eseguire.
Se pensiamo alla chiave del paradiso, alla chiave del giardino delle meraviglie, per me è un pensiero bellissimo.
Sta poi a noi decidere che porta aprire e quale porta chiudere.
Infatti, le chiavi le trovate anche nelle mie opere, sia come chiave per aprire un lucchetto sia come la chiave della musica.
Come in tutte le opere, anche nelle più recenti una grande importanza è data al Colore. Che valora he per Lei?
Ho scelto proprio colori decisi e forti, ispirandomi ai sette colori del Chakra, che rappresentano i centri energetici del nostro copro per raggiungere l’equilibrio interiore.
Ma sono anche i colori dell’arcobaleno, già citato nella mostra di “Astrid”, che sono sette e rappresentano da una parte la bandiera della pace e dall’altra la bandiera della libertà, che invece ha sei colori.
In questo mondo di oggi bisogna urlare questa bella parola PACE, c’è troppa violenza, troppe guerre, troppo di tutto.
Anche per questo motivo mi appoggio al discorso I have a dream che fece Martin Luther King dopo la manifestazione per i diritti Civili conosciuta come la marcia di Washington nel 1963 - emancipazione ed uguaglianza - due parole a cui dare molto peso.
Come mai ha voluto il curatore Salvo Nugnes per presentare la sua mostra?
Salvo Nugnes prima di tutto è una persona speciale.
Con lui ed il suo staff ho una collaborazione, credo, ormai da 15 anni. Ho avuto il piacere di conoscerlo molto bene, si vede e si sente che il suo lavoro lo fa con passione ed amore e lo trasmette. Ed è molto professionale, preparto ed organizzato. Grazie a lui e alla sua fiducia in me, la mia arte è conosciuta in tutto il mondo.
Ammiro La sua positività e la sua buona anima!
Come artista, ricorda qual è stata la sua soddisfazione più grande?
Non riesco a distinguere o decidere quale sia stata la soddisfazione più grande, ogni mia mostra, ogni mio quadro, ogni mia interpretazione, ogni mia partecipazione mi dà gioia e mi rende felice. Certo trovarmi a partecipare a grandi eventi come la Biennale a Milano e/o anche in TV su Gold 7 sono grandi passi che io ho fatto artisticamente.
Quale mostra che ritiene più importante per la sua carriera?
Negli anni, che ormai sono 25, ho partecipato a numerose mostre, sia a livello Nazionale che Internazionale, ma ora non cito tutte.
Credo però che l’opera che si espone sia importante e quelle più importanti sono per me le opere contro la violenza di genere.
Ritengo che tutte le mostre che ho fatto con le mie opere “la scarpetta rossa” e “L’amore così bello, ma così maledetto” con Spoleto Arte, a Spoleto, alla Galleria Milano Art Gallery, la Pro Biennale Venezia siano di grande sostegno contro la violenza di genere.
Ma ho fatto tante altre Mostre, ero presente anche alla Biennale di Milano con opera Astrid, un evento straordinario.
Una mostra che mi ha riempito di bellissimi ricordi ed è rimasta nel mio cuore è quella di Astrid, a Laives, nella quale proprio Salvo Nugnes con il suo staff mi ha presentato.