Nel mondo dei doppiatori spicca la figura magnifica di Lilli Manzini, nata a Roma il 18/09/76, nel DNA porta seco l’arte del doppiaggio, nipote di Arturo e Germana Dominici. La vediamo spiccare in doppiaggi di: film famosi serie tv; cartoni animati; dossier ecc.; è stata giornalista pubblicista; ha collaborato con RDS (Radio Dimensione Suono; e R101 (Radio 101; autrice e conduttrice della trasmissione "Senza filtri" sull’emittente radio Free music Web. Doppiatrice e direttrice, l’ascoltiamo in soap opere famosissime come Beautiful, film d’animazione, miniserie tv ecc. un turbinio immenso di voci doppiate in modo eccelso, da questa maestra dell’arte del doppiaggio.
Lilli, secondo te, questo ramo artistico del doppiatore è una professione che va in crescendo oggi?
Da una parte sì, ma dall’altra no, per mancanza di rispetto nei confronti della cultura e della qualità del doppiaggio, in quanto al giorno d’oggi fanno lavorare sempre più spesso doppiatori con voci monocorde, intercambiabili, e quindi facili da distribuire. Inoltre ciò che uccide questa professione è innanzitutto la piaga delle caste e di tutto il potere massonico e mafioso che caratterizza l’ottanta percento di questo lavoro.
Nelle tue tante performance di doppiaggio, qual è stato il personaggio che ti ha più coinvolto emotivamente?
Più di tutte sicuramente il personaggio di Nadja, la protagonista femminile della serie TV Disney arrivata già alla sua 5° stagione di What We Do in the Shadows.
Prima, abbiamo parlato di un turbinio immenso di doppiaggi tra soap, film, cartoni animati, documentari e tv movie. Quale di questi ha avuto più importanza nella tua carriera?
In modo assoluto sono i tv movie per i quali faccio sempre le protagoniste e co protagoniste, ma anche le altre lavorazioni hanno avuto un importanza particolare in quanto grazie ad esse ho vinto il premio Vincenzo Crocitti International che è il 3° premio più importante al mondo, pari al David di Donatello e il Nastro D’argento, per il quale ringrazierò sempre Francesco Fiumarella di questo onore. Come anche non potrò mai finire di ringraziare tutti i direttori che mi stimano e credono nelle mie capacità.
Oggigiorno, vediamo molti vip/talent dello spettacolo che doppiano film e film d’animazione, tu cosa ne pensi?
Innanzitutto è vergognoso che chi non ha mai studiato per fare il doppiatore, venga utilizzato per fare un mestiere che non è il suo, solo perché ha un nome più famoso degli altri, compromettendone la qualità e la cultura uditiva di voci che al contrario di quelle, sono credibili e piacevoli d’ascoltare, e la cosa grave che conta per “quelli” che sfruttano questa gente, è che mettono al primo posto, il guadagno ai botteghini invece del rispetto per noi addetti ai lavori, che abbiamo studiato sin da piccoli credibili. Tutto questo è: lo schifoso potere imprenditoriale.
Nel vorticoso mondo professionale, la tua vita privata quanto spazio ha?
La mia vita privata è piena di spazio perché sono una delle rare doppiatrici che sa scindere il lavoro dai suoi impegni personali. Ovviamente lo dico perché la maggior parte dei miei colleghi è più interessata a non perdere mai la priorità acquisita con clienti, committenti e supervisor.
Hai delle novità lavorative all’orizzonte?
Ho altri tv movie e un reality, dove sono protagonista, ma vi lascio con un po’ di suspense, per vederli a breve…
Lilli cosa consiglieresti a chi vorrebbe intraprendere quest’arte del doppiaggio Lilli?
Sicuramente, consiglio di fare almeno 5 anni di scuola di recitazione teatrale, inoltre, se riescono, di entrare in un’accademia, preferibilmente quella d’arte drammatica Silvo D’amico, oppure il centro sperimentale di cinematografia e mettersi successivamente nelle mani di maestri seri che sanno insegnare sia la dizione che l’articolazione, e che non li lascino abbandonati al loro destino dopo essersi fatti pagare per insegnare, perché chiunque può arrivare a un buon livello se un serio insegnante perde più tempo con chi non è ancora a un livello ottimale.
Che ne pensi di questa intelligenza artificiale che rischia di far sparire per sempre l’arte del doppiaggio?
È un’onta verso tutti noi artisti, e qui cito anche i musicisti e gli attori cinematografici. Tutto questo progresso regresso vuole portare alla distruzione dei sentimenti reali delle persone perché come dico sempre NOI DOPPIATORI SIAMO LA VOCE DEI SENTIMENTI DI CHI CI ASCOLTA; nessun macchinario può permettersi di sostituire la grande arte recitativa che contraddistingue noi attori in carne ed ossa. Se questo si verificherà, sarà la fine della parola “Arte” in tutto il suo essere costruttivo ed effettivo.
Cosa vuoi dire in ultimo?
Leggete il Vangelo, e a chi non crede, chiedo di leggere dentro se stessi, perché solo allora, forse, potrete giudicare se realmente credono di essere meglio degli altri. Ad Maiora!
Ufficio Stampa & Produzioni MP di Salvo De Vita.
Fonte notizia
www.instagram.com lilli.manzini.official