Il mondo dell’energia e le sfide della contemporaneità: l’intervento dell’AD di Eni Claudio Descalzi nell’ambito di un’iniziativa organizzata da “Harvard Business Review”.
Claudio Descalzi: orgoglioso di guidare un’azienda che è culturalmente predisposta per abbracciare il cambiamento
Intervenuto nel corso di un evento organizzato dalla “Harvard Business Review”, l’AD di Eni Claudio Descalzi ha parlato delle sfide di Eni e più in generale di quelle che il mondo dell’energia “nel suo insieme” è chiamato ad affrontare in questo particolare momento storico. Non solo: come scrive su LinkedIn l’AD di Eni, insieme ad Adi Ignatius, Editor In Chief per “Harvard Business Review”, “ci siamo anche presi un momento per riflettere su come la nostra azienda stia cambiando e come le nostre scoperte tecnologiche pionieristiche e il nostro team appassionato ci permettano di essere in prima linea nella transizione energetica”. L’AD Claudio Descalzi ne ha quindi ricordato il valore: “Questo cambiamento globale è un processo a lungo termine che richiede una radicale trasformazione interna. Sono orgoglioso di guidare un’azienda che è culturalmente predisposta per abbracciare il cambiamento”.
Claudio Descalzi: transizione energetica, dobbiamo puntare su tutte le energie e non solo sul gas
L’AD Claudio Descalzi nel corso dell’intervista ha sottolineato la necessità di "diversificare" gli approvvigionamenti a livello geografico. “Siamo in mezzo a una grande trasformazione e ad una transizione energetica” che deve essere affrontata con l’innovazione e tutte le tecnologie possibili. “Dobbiamo puntare su tutte le energie e non solo sul gas”, ha ribadito l’AD aggiungendo che “negli ultimi anni Eni ha investito molto nella trasformazione della società, oltre 7 miliardi di euro in ricerca e sviluppo”. Bisogna però essere consapevoli che “la transizione non può arrivare da un giorno all’altro” e “non potremo quindi fare a meno del petrolio e del gas come abbiamo visto con la pandemia e con la guerra”. Claudio Descalzi ha spiegato inoltre che, in virtù del contesto attuale, a pilastri fondamentali quali sostenibilità e ambiente occorre affiancarne altri: sicurezza energetica e competitività del nostro sistema industriale sono le “altre due gambe” su cui deve reggersi il paradigma per riuscire a fare business rispondendo efficacemente alle sfide che la contemporaneità impone. “Quando i prezzi sono così alti la nostra industria soffre”: basti pensare che oggi paghiamo 5-7 volte l’energia più caramente rispetto agli Stati Uniti e “questo crea un problema competitivo”. Impossibile quindi non tenerle in considerazione.