SALUTE E SANITA’: “Le sfide per l’Italia nello scenario globale”. Presente la Dott.ssa Cristina DI SILVIO
In occasione dell’ evento SALUTE E SANITA’: “Le sfide per l’Italia nello scenario globale” che si è tenuto il 30novembre 2022 presso Palazzo Altieri nella sede del Banco BPM di Roma, era presente la Dott.ssa Cristina Di Silvio in qualità di Legal Advisor of the INTERNATIONAL INSTITUTE for DIPLOMATIC RELATIONS COMMISSION FOR HUMAN RIGHTS, registrata al Department of Economic and Social Affairs of the UnitedNations e Director of International Relations for the European Communit, UNITED STATES FOREIGN TRADE INSTITUTE.
La conferenza è stata un’opportunità di raccolta diindicazioni riguardanti l’urgenza di ripensare il sistema salute e della sanità. Si tratta di un problema di Valore terapeutico combinato a quello sociale ed economico, di risorse sottodimensionate rispetto al bisogno ; di strumenti dove sarebbe opportuno sviluppare HTA e garantire il corretto investimento delle risorse del PNRR per la ripresa del nostro Paese.
Flavia Giacobbe, direttore Formiche e Healthcare Policy e moderatrice dell’incontro ha introdotto gli interventi dei relatori ponendo un interrogativo: « La salute è un concetto globale ma la sanità è un tema territoriale. Alla fine del PNRR mancano poco più di 200 settimane. La domanda è: come usarle in questo nuovo scenario post pandemico?»
L’ Ispettore Generale della Sanità Militare, Nicola Sebastiani, nel suo discorso di apertura ha ricordato, facendo riferimento alla situazione di Emergenza Covid, come sia fondamentale possedere una scorta strategica nazionale che garantisca una risposta immediata e continuità nel servizio con conseguente indipendenza dall’estero per dispositivi sanitari. Si parla di Autosufficienza in tema di sicurezza sanitaria.
Intervenendo alla discussione, il Research Director EEHTA del CEIS Università di Tor Vergata e Presidente Sihta, Francesco Saverio Mennini, ha evidenziato l’importanza del Diritto di Accesso alla Salute dove le nuove sfide riguardano soprattutto il Welfare. La pandemia è stata un’opportunità per comprendere gli ostacoli presenti nel mondo sanitario dati soprattutto dalle scelte politiche e non dalla natura finanziaria. Per questo bisogna pensare ad un nuovo modello di sanità dove coniugare Salute e Benessere. La Salute deve essere vista come un investimento in quanto chi sta in salute è più produttivo e pertanto più prospero economicamente. Il tutto porta ad una riduzione della spesa ospedaliera e del sistema previdenziale, tuttavia per fare questa è indispensabile rinunciare a SILOS e tetti di spesa iniziando ad utilizzare nuovi strumenti come il PNRR.
Secondo il Presidente e Amministratore Delegato di SanofiItalia e Presidente Farmaindustria, Marcello Cattani, bisogna mettere al centro lo stato di salute e la competitività dell’industria farmaceutica. Indubbiamente ci troviamo ad agire in uno scacchiere globale polarizzato dove la salute deve essere vista non come un costo ma come un beneficio trasversale in tutti i settori. Si parla di una visione di sistema vincente che collega la sanità all’industria grazie ad un combinato di risorse e policy che danno stabilità e programmabilità. Attualmente l’Italia con un +46% è Driver della Salute.
Il Docente di Diritto Sanitario Luiss Guido Carli Guido Carpani, dichiara che una buona assistenza territoriale previene tanta assistenza ospedaliera per cui la Farmacia diventa un punto strategico per dare un contributo, si tratterebbe di un punto di riferimento sanitario sul terrritorio.
Andrea Grignolio, Docente Medical Humanities e Bioetica, Università Vita- Salute San Rafaele di Milano ha voluto sottolineare che tra gli investimenti previsti dal Pnrr, vi è quello destinato alla sfida digitale. L’utilizzo dei dati e la loro interoperabilità sono un aspetto centrale e fondamentale per la Salute, tuttavia in Italia si pone il problema della Privacy, chiamata Over Protection in Bioetica. Per questo si ritiene inevitabile una alfabetizzazione scientifica e sanitaria poiché il cosiddetto ruolo di alleanza terapeutico può rafforzarsi solo con la tecnologia.
Il Coordinatore Generale Medico Legale INPS, Raffaele Migliorini, ha incentrato il suo contributo spostando la discussione su come l’INPS sostenga i cittadini inabili e invalidi grazie ad una valutazione medico legale. L’istituto ha reagito attivamente alle innovazioni del mondo sanitario evitando la convocazione di molti cittadini fragili - tutelandoli - mediante comprovati giudizi medici. Inoltre tramite la Legge n.120 si sono affinate le procedure telematiche attraverso protocolli quadro ed emissioni di giudizio senza convocazioni.
Il Coordinatore Scientifico Fondazione MESIT, Marcella Marletta, ha parlato di Principio di Sanità come investimento da rispettare e preservare contro i tagli della spesa sanitaria che vedono questa come un costo. Solamente con una modifica del riparto dei fondi ed un finanziamento che vede il riconoscimento del valore e della programmazione sanitaria, è possibile mantenere il PNRR e in questo modo potenziare l’assistenza domiciliare e l’interoperabilità tecnologica (Health Technology).Con il suo intervento, il Presidente Salutequità Tonino Aceti, ha ripreso il concetto del PNRR ribadendo l’importanza di riuscire a mantenerlo tramite una pianificazione. In questo senso si è discusso anche diLegge di Bilancio e dell’importanza di aggiornamento dei LEA con l’imprescindibilità di trovare risorse per nuove prese in carico e il recupero di visite mancate e vecchie e lunghissime liste di attesa.
Continuando a discorrere di risorse, la Presidente Lega Italiana Fibrosi Cistica LIFC Gianna Puppo Fornaro, ha ribadito come queste siano diminuite dopo l’emergenza Covid. Pertanto diventa centrale il supporto del volontariato - previsto anche dalla Legge 548 all’Art.10 – nell’aiutare i centri regionali e creando un ponte di assistenza. Un modello migliore? Sicuramente quello con un registro delle patologie consono a migliorare la salute generale.
Il Direttore Affari Generali Associazione Italiana Sclerosi Multipla AISM, Paolo Bandiera si sofferma sull’assolutezza del Diritto di Salute che comporta capacità di partecipazione nella dimensione sociale. Per realizzare un livello essenziale di prestazione e assistenza per i cittadini sono preminenti delle priorità: integrare politiche e non solo capitoli di budget con la componente della salute; lavorare sull’effettività della co-programmazione e co-progettazione in modo stabile e continuativo; considerare la ricerca come eccellenza e processo continuo che va alimentato costantemente compenetrando agende senza dispersioni e avendo massimizzazione di ritorno.
La Dott. ssa Cristina Di Silvio, in virtù dei meriti acquisiti per lo sviluppo e diffusione della cultura, della ricerca, della scienza, ha convenuto che occorrerà misurare tutto il percorso di cura tenendo conto dei costi contenuti e reinvestendoli nei LEA.
La dichiarazione di Annalisa Scopinaro, Presidente Fondazione Italiana Malattie Rare UNIAMO sul ruolo dei nuovi modelli da strutturare che vanno programmati guardando al territorio ma pensando ai centri di eccellenza dislocati e su come mettere in contatto pazienti e aziende sanitarie per evitare una sanità vista come ostacolo, ha segnatola conclusione dell’evento.