Miei cari lettori, oggi ho per voi un argomento, che a mio parere è fondamentale da approfondire: Il Ristoratore deve essere multato se non segue le regole? Deve essere fatto senza un avviso?
Ebbene,mi sono imbattuto in diversi pensieri, chi afferma che gli avvisi siano inutili in quanto le disposizioni sono state già date ed è quindi già la disposizione stessa un “avviso” e chi invece afferma che, ci vorrebbero degli avvisi prima di procedere alla multa o addirittura alla chiusura del locale stesso!
Il controllo del locale è fondamentale per la buona riuscita delle regole stesse, ma in questo periodo, con tutto ciò che stiamo vivendo, siamo certi che le regole che ci sono state imposte siano giuste?
La chiusura dei ristoratori può effettivamente portare a qualcosa se non alla rovina stessa a del locale?
Come ne abbiamo già parlato nell’articolo scorso, chiudere i locali non è più possibile, si parla oramai di “sopravvivenza”!
A mio parere, questo è un grido d’aiuto dei ristoratori nei confronti del Governo, tutto ciò per far comprendere quanto grave sia la situazione.
Tutto ciò viene rafforzato dal fatto che, nella curva epidemiologica, non si sono mai visti contagi accertati nei locali, a differenza di quanto può accadere sui mezzi o nel supermercato. Il mondo dei ristoratori vuole poter lavorare, ma come loro stessi affermano, saranno i primi a puntare il dito contro chi non rispetta le norme di sicurezza! Questa riapertura illegale invita non solo ristoratori, ma anche teatri che sono ormai chiusi da mesi, così come cinema e palestre.
È giusto che la democrazia non venga rispettata? Queste chiusure forzate, annientano la libertà di scelta, in questo caso, se sopravvivere permettendosi di poter fare la spesa o di morire.
E se bastasse riaprire in sicurezza, ognuno con le rispettive regole, permettendo al mondo intero di ripartire? Non vi sembra una soluzione più ovvia del chiudere? Se ci riflettiamo, non siamo mai stati al sicuro, non siamo mai stati dentro casa senza mai uscire ne incontrare persone, questa è la vita di tutti i giorni.
Anche solamente andare a fare la spesa è pericoloso, ma ovviamente mangiare è vitale e bisogna andare, ma allora perchè tutto il resto non possiamo farlo se in sicurezza?
In tutto ciò, a breve verranno rilasciati ai lavoratori dei fondi destinati ad innumerevoli settori, ma la paura più grande che ci si propone è sempre la stessa: verranno usati come dovrebbero? Perchè non c’è controllo sull’utilizzo di questi fondi prima di assegnarli? È giusto usare questi fondi nel modo giusto, bisogna ripartire e non c’è posto per chi non vuole fare!
Con questa protesta si da vita ad una nuova era di Cameratismo , dove per la prima volta, c’è un rapporto di amicizia ,solidarietà e fiducia tra ristoratori.
Una differenza sostanziale che l’Italia ha con l’Inghilterra (per esempio,ma ce ne sono molti altri) è la quantità di “scartoffie” che bisogna intavolare per l’apertura di un attività!
L’Italia stessa non aiuta l’imprenditore, riempiendolo di tasse e scartoffie ancor prima di cominciare la propria attività. Basti pensare per l’appunto all’Inghilterra che a differenza del nostro Paese, non c’è bisogno di registrarsi alla Data Protection Agency, non occorre l’IVA dichiarata fino ai 77.000 sterline di reddito, non occorre fare dichiarazioni dei redditi trimestrali, non è necessario registrarsi come imprenditore autonomo,non bisogna pagare tasse fino al 21 mese dall’avviamento della vostra attività!
Insomma, diciamocelo apertamente, se l’italiano stesso non viene aiutato come fa a lavorare? Come possiamo pensare di aprire una nostra attività se l’imprenditore si troverà di fronte a tasse mensili da subito da pagare?
In conclusione,tutto ciò per affermare che, è giusto che le regole debbano essere seguite, ma è anche giusto che il Governo stesso aiuti i propri lavoratori o presto troveremo solo locali vuoti e sfitti!
Fonte notizia
www.lavocedellaristorazione.it il-reddito-di-cittadinanza-frena-le-nuove-assunzioni