Le passioni dell’imprenditore Vittorio Luisi: dall’impiantistica alle costruzioni tecnologiche alla nuova avventura in Cilento con i vini Tempa di Zoè. Proprio nella sua terra d’origine Luisi ha avviato un nuovo progetto imprenditoriale che sta già portando al successo l’azienda vitivinicola. Un nome particolare per la sua iniziativa che richiama le tempe, ovvero le colline del tratto costiero del Cilento, e Zoè, termine greco che rimanda al principio universale comune al mondo animale, vegetale e minerale.
Ecco nascere quindi Tempa di Zoè, frutto anche dell’amicizia di Vittorio Luisi con l’enologo Bruno De Conciliis. Una passione comune che ha portato alla creazione della cantina cilentana che racconta l’eccellenza di questo straordinario territorio. “In Tempa di Zoè - ha spiegato Luisi - ho dato lavorato molto di relazioni, condividendo l’entusiasmo del progetto con imprenditori ed amici appassionati di vino che hanno permesso il reperimento delle risorse necessarie per poter realizzare un progetto ambizioso ma vincente. Ovvero perseguire la massima qualità delle materie prime e un lavoro certosino di analisi e creazione di un piano strategico triennale che potesse garantire una costante crescita della cantina nel tempo. Abbiamo realizzato un piccola produzione di circa 50mila bottiglie, concentrandoci sulla qualità: Il desiderio è stato sempre quello di promuovere le specificità del nostro territorio”.
Vittorio Luisi, come già accennato, è amministratore della società Pagano & Ascolillo Spa, azienda specializzata nel settore dell’impiantistica e delle costruzioni tecnologiche. Si tratta di una collaborazione che va avanti da oltre dieci anni, durante i quali ha potuto seguire numerosi progetti in vari ambiti dalla ricerca, innovazione tecnologica, Iot (Internet of Things, ndr), efficientamento energetico e finanza. Classe 1975, originario di Sassano, Luisi si è laureato nel 2004 all’Università degli Studi di Salerno in Economia e commercio con una tesi in project financing. “Il lavoro fatto con Tempa di Zoè - ha detto l’imprenditore - è stato un vero e proprio ‘sunto’ di tutti questi anni di relazioni e progettualità messe insieme: non ho avuto precedenti esperienze in ambito vitivinicolo e il lavoro svolto con l’amico Bruno De Conciliis è stato il mio ‘battesimo’ in questo settore”.
Recentemente sul suo blog Luciano Pignataro ha scritto: “Il Cilento continua ad essere la terra promessa del vino campano: con il global warming sarà possibile salire di quota, godere delle escursioni termiche, sono qui le montagne più alte della regione, negli spazi infiniti di un territorio selvaggio e ricco di biodiversità e sfruttare le cndizioni di un terreno ideale per vini bianchi”. “Nonostante la pausa pandemica - ha concluso Luisi - i risultati qualitativi dei nostri vini sono stati da subito accolti con entusiasmo dai ristoratori del Vallo Di Diano. Lavoriamo molto con i ristoratori poiché i nostri vini sono particolarmente apprezzato dagli amanti del buon cibo”.
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www.facebook.com tempadizoe