Start alla presenza di Vittorio Graziano in qualità di Direttore artistico del Med Photo Fest, e di Pippo Pappalardo, vera autorità nel campo della critica fotografica.
E' stata la prima volta che le due note fotografe provenienti dal mondo di Franco Fontana, si sono unite per far sposare i propri individuali stili con una importante riflessione allargata e condivisa: il senso filosofico e storico del tempo delle fontane romane (l' oggetto di indagine della Bernardini) ha dialogato con la claustrofobia metropolitana di Marina Rossi. La mostra, accompagnata da una pregevole recensione del critico fotografico Enzo Carli, ha visto risuonare nell'aria una melodia composta da Stefano Mainetti, noto compositore e direttore d'orchestra internazionale, che ha gentilmente prestato per l'occasione la sua partitura.
La musica impreziosisce il tentativo di ricerca di queste autrici, unendolo con il senso di un tempo musicale: le note sono tratte dal progetto di Mainetti intitolato "Rendering revolution" ; il tutto in un'ottica di contaminazione tra linguaggi diversi che rappresentano una divagazione moderna e avanguardistica che si rivolge al mondo attraverso la lente dell'arte.
Lisa Bernardini ha ribadito, parlando anche a nome di Marina Rossi, le dichiarazioni rilasciate ad Adnkronos/Labitalia prima dell'opening:
"Per l’occasione, nelle opere a mia firma dal titolo 'Pánta rheî' e nelle opere di Marina Rossi dal titolo 'Claustrofobico metropolitano', siamo state ispirate dal movimento perpetuo e incessante delle forze della natura, e con questo lavoro abbiamo voluto spingerci a ricordare che nulla potrà mai interrompere l’ineluttabile avanzare del tempo. Nel mio progetto 'Pánta rheî' il divenire, inteso come mutamento, perenne nascere e morire delle cose, è rappresentato in maniera simbolica dall’acqua che scorre nelle pieghe della storia (di Roma e nelle sue fontane, nello specifico), mentre in 'Claustrofobico metropolitano' il susseguirsi continuo delle nubi verso mete lontane, ma non identificabili, mette in scena il desiderio illusorio di raggiungere il proprio appagamento interiore".
Incentrato sulla Fotografia d'autore, questo festival siciliano è appuntamento immancabile sull’Immagine contemporanea, ed è oramai diventato cult nel nostro Paese, con indubbie risonanze anche all’estero.
Tra inaugurazioni di mostre e visite guidate, la Sicilia è tornata - ancora una volta nel corso di ben 13 anni - ad essere centro di Cultura dell’Immagine attraverso proprio il Med Photo Fest di Vittorio Graziano.
Iniziata il 15 ottobre, la kermesse proseguirà fino al 12 dicembre 2021 a Catania e in altre località della Sicilia orientale, che divengono così protagoniste per amatori ed esperti fotografi da tutta l'Italia, e non solo.
Il tema prescelto nel 2021: Storie di Donne e varia Umanità. In calendario l’eccellenza della fotografia nazionale e internazionale.
- Foto1, Una veduta parziale della mostra Tempus Fugit
- Foto2, Pippo Pappalardo e Lisa Bernardini
- Foto3, Marina Rossi e Vittorio Graziano