7 giorni, 9 tappe, 2300 km e decine di migliaia di opuscoli da distribuire
L’iniziativa è stata organizzata in modalità Aggregation Free, in modo che uno che vuole fare solo alcune tappe, o unirsi al gruppo che arriva in città,
può farlo liberamente e vivere una giornata su due ruote per dire no alla droga.
Partiranno da Milano il 30 agosto per far tappa a Firenze. A seguire, Pisa, Roma, Napoli e Martina Franca, in Puglia, dove i motociclisti antidroga invertiranno la rotta puntando a nord e fermandosi a Senigallia e Modena prima di arrivare, il 5 settembre, a Padova dove il 1° Motogiro nazionale “No alla droga” vedrà il suo epilogo.
Ogni tappa corrisponderà a un incontro con autorità locali, gruppi di motociclisti, rappresentanti di associazioni che fanno prevenzione o recupero dei tossicodipendenti, mentre alcuni volontari distribuiranno opuscoli informativi sui vari tipi di droga e i loro effetti nefasti.
La pandemia da Covid-19 ha relegato alle posizioni di coda i problemi generati dal consumo di sostanze stupefacenti, ma il rapporto annuale al parlamento sull’uso di droga relativo all’anno 2019 ha evidenziato un più 11% di morti per overdose rispetto al 2018 e addirittura un +39% rispetto al 2016.
Da qui la necessità di mettersi in moto per dire no alla droga.
“E’ un manifestazione nata dalla passione di alcuni motociclisti sensibili al problema dell’uso di droga”, ha detto Oreste De Paoli, imprenditore bergamasco, presidente dell’associazione “No alla droga” ASD e leader dei biker che percorreranno lo Stivale da nord a sud e ritorno.
“Non intendiamo moralizzare nessuno e nemmeno sposiamo qualche idea politica sulla necessità di liberalizzare o proibire l’uso di droga. La nostra posizione è questa: la droga danneggia e alcune volte uccide; quasi sempre sconvolge la vita del consumatore e della sua famiglia, senza calcolare i danni sociali dovuti alla criminalità che induce. Dare le corrette informazioni è fare prevenzione e la prevenzione è il modo per far calare la domanda. Bisogna raggiungere gli adolescenti prima che lo faccia qualche spacciatore. E’ una corsa contro il tempo, come quando si gira in pista con la moto.”
Ogni pit-stop vedrà la partecipazione dei volontari dell’associazione “No alla droga” che distribuiranno materiale informativo consistente in opuscoli dedicati a ogni tipo di sostanza stupefacente: hashish, marijuana, cocaina, crack, ecstasy, LSD, anfetamine, includendo anche l’alcol, sempre di moda tra i giovani che vogliono sballare.
“In questa attività ci ispirano le parole del fondatore di Scientology, L. Ron Hubbard, che ha scritto: “Le droghe privano la vita delle gioie e delle sensazioni che sono comunque l’unica ragione di vivere”, ha detto De Paoli che, concludendo, ha lanciato un appello:
“Tutti i motociclisti di buona volontà possono unirsi a questa iniziativa per dare un chiaro messaggio a tutti i giovani d’Italia che la vita è più divertente se non si fa uso di sostanze stupefacenti.”
Per maggiori informazioni chiamare al 393 3332499 o scrivere a noalladrogapadova@gmail.com. https://www.diconoalladrogabg.it/motoraduno
Fonte notizia
www.diconoalladrogabg.it motoraduno