Eni accelera la trasformazione iniziata nel 2014 con una nuova Strategy quadriennale che la proietta verso l'obiettivo delle zero emissioni nel 2050: il commento dell'AD Claudio Descalzi.
Eni lancia il Piano 2021-2024: il focus dell'AD Claudio Descalzi
L'anno "più difficile della storia dell'industria energetica" è alle spalle. Eni ora guarda avanti, come sottolineato lo scorso 19 febbraio dall'AD Claudio Descalzi nel presentare il Piano 2021-2024: l'obiettivo è arrivare alla completa decarbonizzazione di prodotti e processi entro il 2050. Intervistato in merito da "Il Sole 24 Ore", l'AD ha ricordato come Eni abbia intrapreso questo percorso di trasformazione nel 2014 "con un profondo lavoro sulle tecnologie e, tra il 2020 e quest'anno, abbiamo messo a punto un piano di dettaglio, fissando anche degli snodi intermedi per provarne la concretezza e giungere a questo risultato". Le società energetiche secondo Claudio Descalzi "avranno un futuro solo se riusciranno a decarbonizzare la base produttiva mantenendo un ritorno sugli investimenti attrattivo che consenta di andare avanti": su questa visione si erge il Piano 2021-2024 lanciato da Eni.
Claudio Descalzi: la nuova Eni tra decarbonizzazione e transizione energetica
La decarbonizzazione occupa un ruolo di primo piano all'interno del Piano 2021-2024, a partire dall'upstream. La nuova Eni sarà sempre più improntata su gas e rinnovabili, come dice anche il progetto di fusione tra i business delle rinnovabili e il retail del gas power: uno step che l'AD Claudio Descalzi ha definito "fondamentale perché dà leva per poter poi anche investire e trovare finanziamenti sulla parte rinnovabili". Le energie verdi, se non supportate, faticano a trovare un mercato conveniente e i clienti vogliono avere dei prodotti puliti: "Così abbiamo messo in pista questa combinazione ed entro giugno avremo la società completamente integrata". Rinnovabili, idrogeno, transizione energetica, taglio delle emissioni: Eni riparte da qui, dopo un anno particolarmente complesso. Ne è uscita dando "grande prova di forza e flessibilità" come ha evidenziato l'AD Claudio Descalzi: ma anche reagendo "con prontezza allo straordinario contesto di crisi e progredendo nel processo irreversibile di transizione energetica".