“La progressiva desertificazione commerciale che interessa la città di Palermo deve essere affrontata con misure straordinarie, che tengano conto delle specificità turistiche del territorio e della necessità di ridimensionare il caro affitti in atto” : lo afferma il presidente della CIDEC Sicilia Salvatore Bivona che, a seguito della notizia della chiusura della Rinascente, chiede l’attivazione di un tavolo di crisi all’assessorato regionale alle Attività produttive.
“In via Roma - spiega - lo stato di salute del commercio era già gravemente compromesso, ma la chiusura del punto vendita potrebbe segnare la fine di tutte le speranze di ripresa per l’arteria, dove hanno pesato le scelte sbagliate attuate in materia di mobilità urbana e politiche economiche cittadine: è facile prevedere come anche altre attività, drammaticamente, saranno interessate da una sorta di effetto domino fatale”.
“Occorre rivisitare la materia dei contratti di locazione – chiede Bivona – nell’ottica di calmierare i costi diventati insostenibili: una richiesta, ad oggi inascoltata, che la CIDEC ha sempre trasmesso alle istituzioni preposte”.
“A Palermo molte insegne storiche hanno chiuso i battenti – osserva – cosa si aspetta per scongiurare che anche le poche rimaste seguano lo stesso destino?”.
Non è tutto.
A preoccupare il presidente della Confederazione Italiana Esercenti Commercianti, anche la vicenda Auchan presso il Centro commerciale Conca d’ Oro.
“Dopo trent’anni – aggiunge – si infrangono le certezze di tanti lavoratori, alle prese con lo spettro della cassa integrazione”.
“Anche al Comune di Palermo – conclude – chiedo l’immediata istituzione di un tavolo di concertazione che metta insieme associazioni datoriali e sindacati dei lavoratori: in città la situazione occupazionale rischia di trasformarsi in una vera e propria tragedia sociale”.