Philippe Daverio, critico e storico d’arte di recente scomparso, ha lasciato un grande vuoto nel mondo dell’arte contemporanea. Intellettuale di grande umanità, intelligenza, ironia, verrà ricordato da tutti per il suo brillante spirito critico e per aver portato l’arte nelle case degli italiani con programmi tv di successo.
Se forte è il dispiacere in chi ne conosceva esclusivamente la fama, profondo è quello di chi ha avuto la fortuna di incontrarlo nel proprio percorso artistico, come l’architetto, pittore e scultore Pierluigi De Michele, in arte PierGiò.
“L’incontro con il maestro Daverio è stato molto emozionante” - racconta lo scultore - “presentare una mia opera ad un uomo così carismatico del panorama artistico contemporaneo è stato motivo di grande orgoglio…”.
Galeotta fula Biennale d’Arte Contemporanea Mantova Arte Expo 2019 nell’ambito della quale l’artista esponeva l’opera “Il Pesce Talismano”. “Lo deve rifare alto otto metri” - così il Maestro Daverio commentava, chiedendo informazioni sull’ispirazione della forma e mostrando curiosità sul materiale utilizzato per la realizzazione.
“Gli ho raccontato” - dice PierGiò -“che avevo utilizzato materiale plastico di riciclo e lui ha detto che era interessante ed originale il tratto sulla scultura e la distorsione della forma. Un doveroso saluto spirituale da parte mia va a questo grande Maestro, perché l’attenzione da lui mostrata alla mia opera mi ha trasmesso la forza interiore nel continuare il mio percorso creativo. Lo ricorderò sempre come ispiratore d’arte”.
Nelle foto PierGiò incontra Philippe Daverio in occasione della Biennale Internazionale d’Arte Contemporanea Mantova Arte Expo 2019