Con apposita delibera di Giunta, l’amministrazione comunale ha approvato 11 P.U.C. ((progetti di utilità collettiva), così denominati:
- Vivibilità sostenibile
- Coloriamoci di verde
- Fai la tua parte
- Organizzazione e gestione di eventi
- Scuola insieme
- Comunità: è cultura! Minori in primo piano
- Amico della porta accanto
- Puliamo gli argini
- Occhio al territorio
- Liberi di andare
- Scodinzolando s’impara
Con questi progetti, i precettori di reddito di cittadinanza sono tenuti a svolgere, gratuitamente, nel Comune di residenza, almeno 8 ore settimanali, elevabili fino a 16, nei diversi ambiti: culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni, con mansioni finalizzate a migliorare i servizi resi in favore della collettività.
Dopo il blocco dovuto all’emergenza sanitaria legata al Coronavirus, sono ripresi, presso l’ufficio Servizi Sociali, i colloqui, previsti dal Ministero, finalizzati a stipulare il Patto per l’inclusione sociale e ad acquisire la disponibilità dei percettori per i lavori di pubblica utilità.
Oltre ad essere un obbligo, i Puc sono anche uno strumento di inclusione e di crescita per i beneficiari e per la collettività.
Per i beneficiari perché i progetti sono strutturati in base alle attitudini dei percettori emerse durante i colloqui; per la collettività in quanto i Puc sono di supporto alle attività ordinariamente svolte dai Comuni, individuati proprio a partire dai bisogni della comunità locale.
“Rivolgo un profondo ringraziamento, per l’opera gratuita e meritoria, a chi, in questi mesi, nonostante la sospensione delle attività dei Soggetti Istituzionali coinvolti nel Patto per il Lavoro e per l’Inclusione Sociale, per via della diffusione dell’epidemia da Covid- 19, ha svolto, volontariamente, le attività di pubblica utilità”. Queste le parole del sindaco Raffaele Ambrosca, che continua: “Nelle scorse settimane, con la ripresa degli adempimenti legati ai Puc, abbiamo riavviato le fila del percorso iniziato prima del Covid-19 e, adesso, siamo pronti a ripartire con concretezza ed efficacia”.
Elisa Cacciapuoti