La Costituzione tra libertà, diritti e doveri nei giorni dell'emergenza Coronavirus: sul "Corriere della Sera" i consigli di Paola Severino ai maturandi che nel corso dell'esame saranno chiamati ad approfondire tali tematiche.
Maturità 2020, diritti e doveri ai tempi del Coronavirus: analisi e considerazioni di Paola Severino
"La Costituzione non è una materia morta ma una materia che vive con noi e noi dobbiamo farla vivere cercando di conciliare questi valori": Paola Severino parla ai maturandi, che quest'anno durante l'esame, per l'approfondimento sui temi legati a cittadinanza e Costituzione, sono chiamati a rispondere sui diritti coinvolti nell'emergenza Coronavirus e il delicato equilibrio che si è venuto a creare tra loro. "Nel corso dell'epidemia abbiamo dovuto rinunciare ad alcuni diritti fondamentali, una parte di libertà, di salute, lavoro e abbiamo dovuto cominciare a ragionare come persone che devono costruire e ricostruire valori nuovi" osserva la Vice Presidente dell'Università Luiss Guido Carli nel video in cui aiuta i ragazzi ad approcciarsi alla materia. "C'è un articolo fondamentale che è quello sulla libertà, che dice che la libertà è inviolabile: ma che la libertà sia inviolabile non significa che si possa espandere la propria libertà all'infinito, e che non ci sia anche un dovere di rispettare la libertà degli altri" prosegue quindi Paola Severino sottolineando come non esistano diritti "che non incontrino un limite nel diritto degli altri". Il diritto alla salute, ad esempio, è assoluto, ma incontra il limite nel diritto alla salute dell'altro "per cui devo tutelare la salute dell'altro con comportamenti che non siano contagiosi, che non mettano a rischio il diritto alla salute dell'altro". E allo stesso modo anche il diritto al lavoro che è fondamentale ("la Costituzione si apre con un articolo che dice proprio che l'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro") incontra dei limiti nella possibilità di lavorare tenendo conto della salute degli altri. In questa prospettiva, in queste settimane ci si è chiesto se sia possibile cedere una parte del proprio diritto alla privacy in nome di tali diritti fondamentali. Secondo la Vice Presidente dell'Università Luiss Guido Carli "la tutela dei dati è una scoperta che abbiamo fatto da poco ma dobbiamo essere pronti a sacrificare un pezzetto della nostra privacy se ce lo chiedono per la salute degli altri".
Sarete i protagonisti del futuro, dobbiamo darvi insegnamenti nuovi: il pensiero di Paola Severino per i maturandi
"Voi sarete i ragazzi del dopo Covid un po' come i ragazzi del dopoguerra, e proprio dalla capacità di mettere insieme i valori della Costituzione nascerà la capacità di ricostruire il Paese": rivolgendosi ai maturandi, Paola Severino li esorta quindi a farlo "tenendo presente quante novità ci ha portato questo virus, novità terribili come la morte di tante persone che ci erano vicine, ma anche stimolanti, come imparare che si può andare a scuola guardando un computer". Questo si traduce dunque in un arricchimento "perché ci dà un rapporto con le novità che ad esempio noi in Luiss abbiamo inserito nei nostri nuovi programmi, nei nostri nuovi progetti, come Law and innovation o Management and computer science". La Vice Presidente dunque li invita a "mettere insieme i saperi, l'essere multidisciplinari, l'essere capaci di utilizzare Internet" pur stando attenti a non essere usati, a "non cedere ad esempio la nostra privacy, non cedere i nostri dati identificativi". Sarebbe infatti "un grande attentato alla vostra libertà" perché "i vostri dati hanno un prezzo, un valore, ve li sottraggono per venderli". L'uso consapevole di Internet può dunque insegnare tanto: "Bisogna saper governare tutto ciò che è intelligenza artificiale, e i nuovi professionisti quelli che noi vorremo creare in università, devono saperlo fare, devono avere nuove capacità, molto dinamiche, ed è anche per questo che facciamo tanti corsi di orientamento per farvi capire cosa si insegna all'università, perché voi dovrete scegliere per il vostro futuro cosa fare". In merito Paola Severino ricorda le 1.000 borse di studio che la Luiss ha messo a bando "perché crediamo che il merito debba essere premiato, e anche questo è un valore costituzionale, il valore delle persone: le persone sono al centro della Costituzione, le persone devono essere al centro anche di questa innovazione, noi vogliamo che siate al centro di una grande rivoluzione culturale". "Voi sarete i protagonisti del futuro, dunque dobbiamo darvi insegnamenti nuovi, capaci di stimolare in voi nuove grandi capacità" sottolinea infine la professoressa.