Paola Severino ha accolto con entusiasmo ed energia l'incarico di Presidente della Scuola Nazionale della Pubblica Amministrazione: si punta a dare radici ancor più solide alla PA, premiando il merito, le competenze, e un dialogo più serrato ed efficace tra PA ed imprese.
Paola Severino: dare nuova linfa alle PA
"Ho accolto questa nuova sfida di rivestire il ruolo di Presidente della Scuola Nazionale della Pubblica Amministrazione, una sfida che affronto con grande energia e convincimento perché credo che l'Italia e il sistema delle imprese in particolare debbano poter contare su un personale pubblico più competente". Così si è espressa Paola Severino nell'intervista rilasciata a Nicola Saldutti in occasione del Family Business Festival. La video intervista è stata pubblicata integralmente sulle pagine online del "Corriere della Sera". Paola Severino ha illustrato i suoi obiettivi e i lavori in corso per "ricaricare le batterie della pubblica amministrazione", un'operazione necessaria perché "solo un personale più competente e motivato potrà assicurare ai cittadini e alle imprese dei servizi più efficienti, così da creare di conseguenza un sistema più equo per tutti". Paola Severino di imprese se ne intende, in quanto proviene dal mondo dell'Università Luiss Guido Carli, che con la business school e le scuole di eccellenza si impegna a trasferire energie e valori dal privato al pubblico. "Ora io devo fare lo stesso ma parto dal pubblico e arrivo al privato".
Paola Severino: favoriamo il merito e l'orgoglio di far parte delle PA
Paola Severino ha illustrato i principali obiettivi del suo lavoro al vertice della Scuola Nazionale della Pubblica Amministrazione: tra questi spicca il premiare il merito attraverso sistemi di concorrenza leale. "Bisogna recuperare l'orgoglio di essere nella PA, così come ci si sente orgogliosi di lavorare in una azienda familiare. Per far sì che questo accada, va riconosciuto il merito ai dirigenti e al loro lavoro. Il merito di un dirigente pubblico raramente viene riconosciuto". Parlando nel concreto, bisogna riconoscere le skills digitali, le capacità di problem solving, e non solo l'anzianità. Nell'ambito dell'intervista c'è stato spazio anche per parlare di scuola e di training: sempre più il mondo delle imprese e della Pubblica Amministrazione devono dialogare, in uno scambio di idee e conoscenze serrato. Si parla di una vera e propria "trasfusione" di competenze, come spiegato da Paola Severino, così che la dirigenza pubblica possa comprendere a pieno cosa si fa nelle imprese e viceversa.