L’emergenza Covid-19 non è finita. Un dato di fatto ben chiaro soprattutto a coloro che operano in ambito medico e ospedaliero, a stretto contatto con una nuova dimensione che riduce la vicinanza e cambia radicalmente le priorità, i bisogni, le abitudini e impone di riscrivere i percorsi di cura.
In questa prospettiva, la Fondazione EMN Italy Onlus, realtà italiana d’eccellenza impegnata nella ricerca clinica e scientifica e nel supporto ai pazienti affetti da Mieloma Multiplo, ha ideato e promosso, in collaborazione con VyvaMed, provider ECM (Educazione Continua in Medicina), un percorso formativo FAD E-learning rivolto a Medici Chirurgici, Biologi e Infermieri con l’obiettivo di ridefinire l’approccio clinico e i modelli organizzativi della gestione del paziente affetto da Mieloma Multiplo. Un aggiornamento formativo costante e proattivo, in grado di colmare i bisogni di una realtà in divenire e di identificare nuove evidenze e il loro valore all’interno delle procedure al momento attive.
Il corso, accreditato ECM è composto da 8 moduli formativi che saranno disponibili su piattaforma dedicata fino al 31 dicembre 2020 e ha preso il via lo scorso 13 luglio con un modulo introduttivo che ha illustrato i temi specifici dei diversi appuntamenti nei quali interverranno professori ematologi da tutta Italia e saranno esposti “Case Report” dai diversi territori.
Responsabile Scientifico del progetto formativo è il professor Mario Boccadoro, Presidente della Fondazione EMN Italy, Vicepresidente dell'European Myeloma Network e Direttore della Divisione di Ematologia presso il Presidio Ospedaliero delle Molinette di Torino che coordinerà gli interventi nei diversi moduli.
“Comprendere il presente è il presupposto per prepararsi al futuro attuando una programmazione clinico-organizzativa e operativa che porti a una nuova integrazione ospedale-territorio aprendo all’impiego delle tecnologie e alle esperienze di telemedicina, con piattaforme informative e digitali – afferma il Professor Boccadoro – Prepararsi al futuro significa anche ripensare all’arruolamento del paziente nei trials clinici di cure sperimentali, prospettando di incorporare l’innovazione terapeutica in una nuova gestione multidisciplinare, rimodulando al tempo stesso l’offerta assistenziale per fornire risposte alle sfide da affrontare. L’obbiettivo finale è sempre quello di garantire le migliori cure al paziente con mieloma multiplo, e questo è possibile solo contestualizzando la sua presa in carico e la gestione clinica con l’evoluzione della situazione epidemiologica”.
Il corso ridefinisce, nella sua serie di appuntamenti modulari scanditi nel tempo, le linee di indirizzo terapeutico e il loro bilancio rischio/beneficio. Partendo da un’approfondita riflessione su cosa si sta facendo, si passa alla condivisione di cosa si è imparato per poi ridefinire, dopo la stabilizzazione dell’epidemia, percorsi organizzativi e terapeutici che tengano conto dell’esperienza acquisita.
Informazioni e iscrizioni sul sito dedicato
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