Quindici pizzaioli toscani, tra cui l’aretino Renato Pancini di Al Foghèr, a confronto sulle prospettive per la ripresa del loro settore. Dalle 10.00 di giovedì 7 maggio è in programma una tavola rotonda digitale che, trasmessa in diretta sulla pagina facebook dell’associazione Pizza&Peace, proporrà una condivisione di idee e soluzioni tra professionisti da tutta la regione per superare le difficoltà collegate all’attuale momento storico. Nel corso della mattinata si susseguiranno gli interventi di alcuni dei maggiori rappresentanti della pizza toscana (ad esempio Giovanni Santarpia, premiato nel 2019 da Italia a Tavola come miglior pizzaiolo dell’intera penisola) che partiranno dall’analisi delle criticità vissute negli ultimi mesi per progettare il futuro delle loro attività.
Il compito di approfondire i rinnovati bisogni dei clienti è stato affidato proprio a Pancini, che porterà il proprio contributo in virtù della trentennale esperienza maturata alla guida delle pizzerie Al Foghèr di Ponte alla Chiassa e Al Foghèr Classic in Corso Italia insieme ai figli Riccardo e Federica. L’aretino illustrerà le strategie attuate nei suoi locali per dar seguito all’attività nonostante il Coronavirus (dalla consegna a domicilio che ha caratterizzato la prima fase dell’emergenza al successo registrato dall’asporto), poi declinerà le priorità a cui rivolgere attenzione al momento dell’effettiva ripartenza. In quest’ottica, una prerogativa essenziale sarà rappresentata dal rapporto di fiducia tra il pizzaiolo e la sua clientela, costruito da una combinazione tra il rispetto delle norme igienico-sanitarie, un piatto di alta qualità e un servizio attento ai dettagli.
Il compito di coordinare gli interventi di Pancini e degli altri relatori è stato affidato all’esperto di gastronomia Paolo Vizzari, tra gli autori della guida “I ristoranti d’Italia” de L’Espresso e collaboratore di testate quali La Repubblica, Mtv, Radio Deejay o La Cucina Italiana. L’iniziativa è organizzata dall’associazione Pizza&Peace che, nata nel 2017, riunisce un gruppo di pizzaioli toscani con l’obiettivo di diffondere una cultura alimentare di qualità e di promuovere occasioni di incontro, collaborazione, confronto e condivisione tra colleghi. «Il rapporto con il cliente sarà fondamentale per progettare la ripartenza del settore - commenta Pancini nell’anticipare il proprio intervento. - La nostra attività è stata rivoluzionata dal Coronavirus, con le ultime settimane che hanno richiesto un radicale cambiamento tra consegne a domicilio e asporto per poter continuare ad offrire un servizio nonostante l’emergenza. A breve, invece, dovranno essere riorganizzati spazi e abitudini della pizzeria. In questo rinnovato contesto a fare la differenza sarà soprattutto la fiducia riposta dai clienti verso un locale che dovrà essere costruita attraverso un ulteriore sforzo da destinare alla cura di dettagli quali la formazione del personale, il mantenimento dell’igiene, l’utilizzo di prodotti di alta qualità e l’attenzione al servizio».