La categoria dei pizzaioli riunisce tutti i più noti esponenti del settore, dai grandi maestri della tradizione napoletana ai più recenti interpreti della pizza contemporanea tra cui rientra anche lo stesso Pancini che, con tre decenni di esperienza nel settore, è dal 2017 inserito ininterrottamente tra i trentasei candidati al premio. Il pizzaiolo aretino, tra l’altro, si presenta a questa edizione forte del terzo posto ottenuto nel 2018 quando meritò più di 32.000 preferenze che sono valse un prestigioso posto sul podio tricolore e la possibilità di far assaggiare le proprie creazioni al galà conclusivo dell’evento. Questo piazzamento ha rappresentato per Pancini una consacrazione nazionale per il lavoro quotidianamente svolto insieme ai figli Riccardo e Federica ad Al Foghèr, un locale che è oggi conosciuto come un vero e proprio laboratorio dove la pizza viene intesa come un piatto di alta cucina capace di unire gusto e benessere attraverso farciture innovative poste su basi altamente digeribili.
Dopo il terzo posto, dunque, Pancini tornerà ora ad essere protagonista di questo simpatico confronto con colleghi di tutta Italia che si svilupperà attraverso tre turni di votazione: il primo si concluderà il 5 gennaio e i dodici con il maggior numero di preferenze guadagneranno l’accesso alla seconda fase da cui emergeranno i sei finalisti che resteranno fino all’ultimo in corsa per la vittoria finale che sarà decretata il 16 febbraio. «Italia a Tavola - commenta Pancini, - è una vera e propria istituzione nel settore della ristorazione. L’inserimento per il terzo anno consecutivo tra i trentasei candidati per la vittoria del premio di personaggio dell’anno è motivo di orgoglio e di gratificazione perché potrò rappresentare la pizza aretina in un concorso di livello nazionale e perché si tratta di un nuovo prestigioso riconoscimento sulla qualità del lavoro portato avanti insieme ai miei figli e al resto dello staff delle nostre due pizzerie».