E’ stato il tema di successo di una tavola rotonda organizzata al Grand Hotel Oriente di Napoli
Con un tema così significativo, da sviluppare con grande impegno, per favorire ancor più il turismo che a Napoli è cresciuto negli ultimi anni per solo merito di una città unica e di tanti cittadini che hanno nel sangue i valori dell’accoglienza e della fratellanza umana, si è tenuta al Grand Hotel Oriente la tavola rotonda "Vedi Napoli.....e poi torni e ritorni". Un momento di incontro che organizzato da Renato Andreoletti, direttore della rivista “Hotel Domani” Tecniche nuove riguardanti Qualità, Marketing, Tendenze e Stile rivolte agli alberghi, ha visto la partecipazione, oltre che di giornalisti del settore, di numerosi soci dell’ADA Campania. Gli iscritti all’Associazione Direttori di Alberghi, invitati dal presidente campano di questo sodalizio Giuseppe Bussetti, direttore del prestigioso Grand Hotel Oriente, che al centro di Napoli costituisce la chicca dell’ottima accoglienza turistica, accolti con tutte le eccellenti forme di ospitalità che la struttura vanta, si sono poi confrontati in una sala messa a loro disposizione dallo stesso Bussetti, che ha presieduto i lavori unitamente a Andreoletti. Un tema veramente sentito, quello dello sviluppo del turismo a Napoli, tanto da richiamare l’attenzione del Consigliere Regionale On. Alfonso Longobardi, che ha colto il momento per portare un suo saluto all’assemblea, impegnandosi altresì a seguire le esigenze e le volontà di sviluppo di Napoli e della Campania che nel settore turistico ed enogastronomico vanta opportunità per ulteriori successi. L’occasione di confronto e raffronto sulla crescita turistica di Napoli e della Campania, ha offerto la speranza della creazione a breve di un Marketing Territoriale, che possa offrire al turista quei necessari punti per allettarlo a tornare e ritornare ed a fare un passaparola di una Napoli potremmo dire cambiata, ma anche solamente che è tornata alle sue origini di Accoglienza ed Ospitalità che ha sempre avute con la A e la O maiuscole, che negli ultimi tempi si erano un po’ spente. Quel che conta, ora che il turista cerca sempre più Napoli come meta preferita, è non lasciarsi scappare questo potenziale indotto che crea occupazione, lavoro, una brillante immagine della Campania e entrate finanziarie che possono sviluppare tutto il territorio riportandolo agli splendori della Campania Felix e magari superando anche questa prestigiosa attestazione.
Longobardi ha affermato: “Per ottenere ulteriori obiettivi positivi, occorre che l’accoglienza deve essere obbligatoriamente migliorata creando nuovi e più efficienti servizi a disposizione di colui che viene a trovarci unendoli ai confort che voi albergatori, già maestri in materia, offrite con grande professionalità. Dato che ci accomuna qualcosa di buono anche con il Direttore Bussetti, con il quale ci siamo interfacciati per dare qualcosa in più e di migliore alla nostra Regione, con umiltà ma lavorando, io che oltre ad altri incarichi in Regione sono il Vice Presidente Commissione Bilancio e Finanza, dico che occorre unire le sinergie dei direttori di albergo che dedicano la loro vita, con un impegno encomiabile di tempo, alla propria professione, creando il supporto di un “tavolo di monitoraggio - Turismo e sistema alberghiero” da portare in Regione, con un Focus regionale da pubblicare anche sulla rivista ‘Hotel Domani’. Questo per offrire al turista una vera accoglienza qualificata per quanto riguarda gli alberghi, come anche per quanto riguarda altri aspetti, ad esempio la ristorazione dove la Trattoria resta trattoria, il cibo mordi e fuggi resta la necessità di cibarsi e la vera ristorazione possa essere riconosciuta come tale”. L’On. Longobardi ha, di seguito, proposto un incontro dando la propria disponibilità per ospitare in Regione, in commissione per la prima volta, tutte le associazioni di categoria e l’Ascom e tutta la filiera degli stati generali del turismo per proporre, ad esempio un depliant informativo culturale, una guida, una mappa del dove sono i luoghi storici, gastronomici e culturali oltre le bellezze naturali e discutere sul come sviluppare dei tema tanto sentiti che danno lustro e successo all’intera regione Campania.
Andreoletti, nel suo intervento ha esposto dati inconfutabili di successi per il turismo a Napoli, ma ha anche sostenuto le necessità di svilupparli dicendo: “Siamo giunti ad una svolta perché non si può semplicemente parlare di Turismo, ma di Made in Italy, in quanto noi vendiamo nel mondo uno stile di vita italiano. La Campania che è al quinto posto nell’affluenza di turismo, vede Napoli dal 2015 raddoppiare il suo flusso turistico, mentre la Costiera mantiene dati di presenze alquanto costanti con piccoli aumenti. L’Italia, che negli ultimi nove anni ha perso un quarto del sistema produttivo italiano, ha registrato al contrario un aumento di entrate finanziarie attraverso il turismo passando da 29 a 43 miliardi di Euro. L’aumento del turismo è stato un fenomeno mondiale se si pensa che nel 90 si registravano 500 milioni di viaggiatori internazionali, mentre l’anno scorso siamo giunti ad un miliardo e 400 milioni e le prospettive per l’anno prossimo prevedo una ulteriore aumento di almeno 200 milioni rispetto al precedente dato citato, anticipando di 10 anni quelle che erano le previsioni dell’Organizzazione Mondiale del Turismo. Dati proposti dalla Banca d’Italia. La nostra fortuna è che siamo fra i primi cinque paesi al mondo nel turismo, un paese che per merito degli italiani è amato nel mondo, preceduti da due continenti Cina e Stati Uniti ed in Europa da Francia e Spagna. Siamo quindi un gigante nel settore ed altri dati sono significativi per capire le nostre potenzialità dello sviluppo di Napoli e dell’Italia che sono legate, ad esempio, alla cinematografia e sono divenute un set a cielo aperto come Matera dove si sta girando ‘007’ ed altre riprese sono in atto a Firenze, mentre il capoluogo campano è teatro delle riprese de ‘I Bastardi’ ed altro. La gastronomia italiana per un secolo e mezzo è stata subalterna a quella francese mentre ora si è posta al primo posto nel mondo, basti guardare le classifiche specializzate di ‘Evaneos’ o ‘Il Fatto Alimentare’ del 17 maggio 2019. In Italia abbiamo 60.000 ricette, mentre la Francia e la Cina non raggiungono le 5.000, siamo l’unico paese al mondo ed il fatto è dovuto alla diversità climatica da un lato e la diversità culturale che la nostra penisola accomuna. Dobbiamo quindi uscire da un certo provincialismo e capire dove siamo realmente posti. L’alta velocità ha cambiato abitudini e ad esempio Napoli da Milano, viaggiando comodamente, si raggiunge in poco più di 4 ore, ma poi c’è Matera come anche la Puglia o la Calabria ed ancor più la Sicilia che per mancanza di validi ed efficienti collegamenti non possono sviluppare quel trend di turismo come desidererebbero. La OTA (Online Travel Agencies) leader del mercato, ritiene che investendo in determinati settori e servizi, come esperienze di viaggio e vacation rental, tendenze sul turismo ancora più attendibili per realizzare se stessi, si possano ottenere risultati ancor più significativi di sviluppo turistico. Nel 2020 aumenteranno i turisti per i quali i viaggi sono uno strumento di realizzazione personale, a cui attribuiscono significati intimi e profondi. Oltre il 50% dei viaggiatori di ogni età vuole fare scambi culturali, professionali, viaggi di volontariato utili per ricevere insegnamenti pratici, imparare qualcosa di nuovo, migliorarsi. Argomenti ai quali devono necessariamente porre attenzione le istituzioni, gli istituti alberghieri ed i gestori di hotel”.
Occorre, dunque, riscoprire realtà culturali che non vengono pubblicizzate.
Napoli è al quinto posto come città turistica dopo Roma, Milano, Venezia e Firenze. Quindi Napoli è la prima città del sud Italia ed è conosciuta, ma poi quando magari si parla del Cristo Velato, sono in tanti a non averne neppure conoscenza e quando si parla di città d’arte si citano solo Roma e Firenze, mentre Napoli ha tanta Arte da attrarre.
Tutti i presenti alla tavola rotonda, sono stati concordi nel sostenere che. “Napoli deve imparare a fare un salto di qualità e fare sistema sviluppando marketing territoriale come, ad esempio, da tempo fa il Trentino che possiede da sempre una cultura del Turismo e dell’Accoglienza, Cultura e business con la partecipazione del popolo. Occorre dunque lavorare sulla Formazione come ha fatto il Sud Tirolo che ha fatto rete.
Su queste necessità, emblema delle difficoltà del cambiare abitudini nella gestione degli alberghi è intervenuto il Direttore Bussetti che per quanto riguarda il Grand Hotel Oriente di Napoli dice: “ho avuto molta difficoltà a far capire il cambiamento del buffet del breakfast che era considerato un costo al quale ho contrapposto le mie teorie che i costi non cambiano, sviluppando quella che era una semplice colazione in qualcosa di attirante per qualità e quantità di prodotti senza variare di molto i precedenti costi”.
Ulteriori ed ampie, sono state le argomentazioni esposte da Andreoletti sia a livello mondiale, ma principalmente nazionale e sulla Campania che è in un trend positivo di sviluppo turismo.
Anche altri soci ADA, nei loro interventi, hanno sostenuto che: necessita una programmazione territoriale per fare pacchetti, con collaborazione privato e pubblico, che ad esempio occorre per realizzare parcheggi in modo da permettere un miglioramento del traffico in superficie, perchè conoscendo le disponibilità di accoglienza auto attraverso display, sarebbe possibile evitare perdite di tempo e principalmente ridurre un conseguente inquinamento per trovare un posto dove parcheggiare la propria vettura. Uno dei soci ADA più significativi per le grandi esperienze di vita e di lavoro vissute, Gaetano Castellano, ha affermato che occorre: “Una collaborazione dove ognuno porta il meglio di un impegno di se per far conoscere quel che ora non si sa, come ad esempio non sappiamo che a Boscoreale c’è una storica villa, o che a Benevento ci sarà un treno antico, o la festa delle castagne in alcuni paesi, cose che ad esempio in Toscana, Veneto, Trentino ed altre regioni del nord vengono pubblicizzate. Certamente Napoli non è facile da gestire, ma prima la domenica non c’era un ristorante aperto ora invece, con il fiorire del turismo, troviamo numerosi ristoranti pronti all’accoglienza. Il problema è quello di poter bene accogliere il turista che viaggiando sempre più nel mondo acquisisce conoscenze e pretende un cameriere o un maître che conosca le lingue, una cucina che risponda a originalità e genuinità di prodotti con una presentazione di piatti tipici e tradizionali. Oltretutto Napoli è ancora sporca, nonostante qualcosa si sia fatto negli ultimi anni e non può crescere la qualità del turismo se si trovano situazioni di sporcizia nelle zone centrali ed ancor più in periferia. Occorre quindi un senso civico da impartire ai cittadini che ancor oggi pensano di poter far tutto come vogliono restando impuniti, poi ci sono i problemi di insicurezza, camorra ed altro”. Questo perché non abbiamo un soggetto politico che deve essere carismatico. E Bussetti soggiunge che: “è proprio questo elemento politico carismatico che occorre. Con il sindaco De Magistris abbiamo discusso, e lui afferma che dobbiamo essere soddisfatti di aver avuto uno sviluppo di turismo che ha portato a Napoli 4.000.000 di persone, ma personalmente ritengo che noi non dobbiamo accontentarci dell’uovo oggi e non della gallina domani”.
Andreoletti chiudendo la tavola rotonda, interessantissima per le affascinanti argomentazioni e volontà di ricercare soluzioni valide al tema proposto in discussione, ha sostenuto che: “Quel che è storico, che conta e che è il problema vero da affrontare, è che il sud che rappresenta, dal punto di vista demografico, il 30% degli italiani, il 30% di coste, il sole più sicuro di questo Paese, rappresenta solo il 15% dell’incoming, mentre potrebbe rappresentare il doppio se non il triplo. Da questo incontro, come da altri tenuti in altre sedi è emersa una decisa, seria, impegnativa volontà di operare per un miglior successo del turismo in Italia ed a Napoli. Con mezzi utili anche alla conoscenza di patrimoni culturali, perché non so quanti sono a conoscenza dell’esistenza di Ciro e di Ciccillo? Ebbene Ciro è il più antico dinosauro scoperto in Italia, vicino a Benevento, ed è esposto in un Museo a Boscoreale NA, poco visitato perché quasi per nulla pubblicizzato. Ciccillo è il più antico Italiano che con i suoi 350.000 anni rappresenta il più antico uomo di neanderthal d’Europa, è stato scoperto il 3 ottobre 1993, e sta ad Altamura”.
Giuseppe De Girolamo