Se Sabato14 Settembre vi fosse capitato di passare da Firenze, in prossimità del lungo Arno avreste assistito ad una scena piuttosto paradossale. Un capannello di gente assiepata in prossimità di una anonimo furgoncino di colore verde piuttosto datato con poggiato sul tetto un missile aria- aria. Gli ormai quotidiani report che giungono dalla Corea ci hanno forse fatto perdere lo sguardo sulla minaccia che incombe nel nostro Paese? Un probabile attacco terroristico?
Fortunatamente nulla di tutto questo. L’arma in questione che arma non è, come poi verificato dalle Forze dell’Ordine accorse sul posto a seguito di molteplici segnalazioni di abitanti e passanti, è un opera d’Arte realizzata dallo scultore Matteo Baroni. L’opera in questione, dal titolo “Selfie Distruction” era in attesa di essere portato ad una mostra nel capoluogo toscano e Baroni era in quel momento a sorseggiare un buon chianti presso una celebre trattoria della zona nei pressi della sua abitazione.
Ad ognuno le dovute e personalissime considerazioni sull’accaduto che in aldilà di ogni pensiero personale dovrebbe far riflettere sul senso dell’arte e sui meccanismi stress che ci causa la quotidianità. Diciamo che questo missile ha sicuramente colpito il suo bersaglio: suscitare emozioni.