Testimonianza shock quella raccontata da uno dei tanti standisti del mercatino di Viale Trento ai volontari di Fondazione per un Mondo Libero dalla Droga: apre uno scenario che, se fosse il comune modo di operare, potrebbe perfino far pensare ad un progetto diabolico volto a tenere i tossicodipendenti continuamente effetto degli stupefacenti.
La storia raccontata dal commerciante parla di un parente suo malgrado caduto nel tunnel della droga. Lo sballo e la mancanza di soldi lo aveva portato a commettere azioni folli, piccoli crimini, violenze domestiche, che hanno portato coloro che gli stavano intorno a rivolgersi alle autorità. Il costo di tutto questo è consistito in un trattamento sanitario obbligatorio, qualche settimana di deambulazione nel reparto psichiatrico con annessa imbottitura di farmaci psicotropi che altro non facevano se non prolungare lo sballo, continuare a tenerlo distaccato dalla realtà e infine rimandato nuovamente a casa. Inutile a dirsi, la cura non aveva avuto alcun effetto, lo sballo non è mai passato e lo stesso episodio si è ripetuto. Come lui, nel reparto altri si trovavano a vivere la stessa esperienza.
“Le droghe privano la vita delle gioie e delee sensazioni che sono comunque l'unica ragione di vivere” diceva il filosofo e umanitario L. Ron Hubbard. Se si considera che la droga è una qualsiasi sostanza che se ingerita cambia il modo in cui la persona pensa o si sente, è facile stabilire quali sostanze siano droga e quali no. Una storia come tante quella sentita dai volontari, uno scenario che denuncia l'incapacità di trovare una vera soluzione a questo problema. Una delle mille circostanze che deve mettere fretta a qualsiasi livello della società, affinché si faccia più prevenzione, affinché siano fatti conoscere i fatti relativi alla droga, l'urgenza è quella di creare una vita libera dalla droga.
Fonte notizia
www.cagliariliberadalladroga.com