La serata nuorese di venerdì 28 giugno ha visto i volontari di Uniti per i Diritti Umani e della Chiesa di Scientology impegnati nel far conoscere ai propri concittadini i 30 articoli della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
Proprio in questi giorni, l'argomento è tornato bollente viste le notizie di cronaca che si alternavano tra chi doveva mostrarsi pro e chi doveva mostrarsi contro i migranti, apparentemente più nel tentativo di sventolare più forte la propria bandiera politica che per volersi veramente prendere cura della situazione. Di fatto, questi “grossi problemi mondiali” di cui il popolo della virtual life si sdegna oppure esulta, tendono a nascondere le violazioni che avvengono nella quotidianità delle nostre vite. E non si punti il dito solamente sui diritti dei lavoratori, anche questo, argomento fin troppo inflazionato. Che dire dei ragazzi che preferiscono la droga perché il diritto allo svago è così poco tutelato da lasciare solo marciapiedi a disposizione di chi vuole riunirsi per una chiacchierata? Ancora, che dire della situazione in cui il diritto allo studio è negato perché l'insegnante deve essere un buon educatore, un buon insegnante, ma non può essere severo e deve farsi mettere i piedi in testa?
“I diritti umani devono essere resi una realtà non un sogno idealistico” disse L. Ron Hubbard in un suo celebre scritto. I volontari, con iniziative come quella svolta a Nuoro, intendono mettere il singolo cittadino in condizione da poter sviluppare da se un pensiero critico nei confronti di ciò che avviene, evitare che venga convinto da movimenti faziosi e nel contempo possa, tramite la propria consapevolezza, rispettare in prima persona i Diritti Umani e far si che gli altri concedano a loro volta lo stesso rispetto.
Fonte notizia
www.unitiperidirittiumani.it