la serata di oggi, lunedì 17 giugno, vedrà i volontari di Uniti per i Diritti Umani impegnati nel comune di Sestu per far conoscere ai cittadini i 30 articoli di questo documento che, nonostante siano passati 70 anni dalla sua pubblicazione e siamo nel 71esimo, continua ad essere poco più che un codice morale piuttosto che un codice di leggi.
In pochi sanno che quasi nessuna costituzione include i diritti umani al proprio interno e di conseguenza non c'è da sorprendersi se i diritti delle persone vengono calpestati. Tuttavia la gente, quando presa dalla disperazione, finisce sempre per insorgere in qualche modo ma solamente laddove l'insurrezione è stata costruttiva si sono visti cambiamenti che apportassero miglioramento sociale. Quando si parla di Diritti Umani ci si sente subito parte dell'umanità intera e certamente il fatto che siano stati leaders di grandi movimenti a battersi perché questi venissero rispettati, fa subito andar l'attenzione allo scenario globale.
Questo tuttavia, nel caso di questo documento scritto e approvato dai membri delle Nazioni Unite, rischia di farlo sentire distaccato dalla società che vive il quotidiano. “I diritti umani devono essere resi una realtà non un sogno idealistico” disse il filosofo L. Ron Hubbard. Questo ispira i volontari a fare in modo che le persone, quelle semplici, quelle che vivono vite reali, quelle che magari non vedremo mai in un film ma alle quali i film si ispirano per dare una descrizione della vita comunemente vissuta, siano messe a conoscenza dei loro diritti la cui applicazione gli è dovuta in quanto appartenenti al genere umano.
Fonte notizia
www.unitiperidirittiumani.it