Cagliari proprio negli ultimi giorni è stata teatro di manifestazioni pacifiche finalizzate alla tutela dei diritti delle persone. Certamente compiere questo tipo di iniziative, fatte nella maniera in cui avviene a Cagliari, dimostra la capacità dei cittadini di far sentire la propria voce nel rispetto della cosa pubblica.
Tuttavia, il motivo per cui si verificano proteste come queste, nascondono un gap di comprensione di quei diritti che effettivamente ci uniscono tutti: si tratta dei 30 articoli della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo. Fu scritta per porre fine agli scempi che la seconda guerra mondiale ha portato, eppure dopo tutti gli anni passati dal 1948, proprio qui in Sardegna produciamo le armi con cui causare quegli scempi e proprio oggi a Cagliari si protesta contro la presenza di basi militari.
Il gruppo di volontari Uniti per i Diritti Umani, ispirato da quanto disse il filosofo e umanitario L. Ron Hubbard che riguardo i diritti umani disse “devono essere resi una realtà non un sogno idealistico”, cercando di dare supporto a questo clima in cui la richiesta di pace si fa forte, nella serata di lunedì 3 giugno distribuirà per le vie del centro di Cagliari centinaia di libretti informativi all'interno dei quali ognuno dei 30 articoli viene spiegato in una maniera comprensibile perfino a studenti delle scuole elementari. La convinzione che la conoscenza possa determinare un cambiamento è il fondamento per cui vengono fatte iniziative come questa, la consapevolezza della bontà di questo documento dell'ONU, è il motivo per cui questi volontari si attivano con cadenza settimanale per far conoscere a tutti i diritti umani.
Fonte notizia
it.youthforhumanrights.org what-are-human-rights.html