Le innumerevoli attività di prevenzione all'uso di droga che stanno avvenendo a Cagliari grazie alle attività dei volontari di Fondazione per un Mondo Libero dalla Droga e della Chiesa di Scientology, stanno portando sempre più testimonianze di quanto la droga sia parte del nostro tessuto sociale e di quanto i ragazzi che la consumano siano vittima di informazione sbagliata e di un sistema del quale si sentono quasi ai margini.
“I giovani di oggi fumano, si ubriacano e finiscono per perdere il contatto con la realtà – ha detto il preside che i volontari hanno incontrato quasi per caso durante una delle distribuzioni di materiale informativo – alla loro età noi non eravamo santi e c'era chi tra noi faceva l'esperienza della droga. Ma avevamo valori, eravamo combattenti, qualcuno lottava per la filosofia di appartenenza oppure si finiva coi figli dei fiori, ma sempre c''era una volontà di scoprire. Oggi, buttati per strada a fare a pezzi gli sforzi di educarli dei genitori, certi ragazzi hanno finito per dare così tanto valore alla droga da aver perso se stessi”.
Il fatto che una testimonianza come questa arrivi da una persona che tali responsabilità nei confronti dell'educazione dei ragazzi, deve far riflettere. “La droga è l'elemento più distruttivo presente nella nostra cultura attuale” disse il filosofo L. Ron Hubbard. Gli effetti di questa cultura sbagliata, accondiscendente nei confronti della droga, dimostra che il vicolo cieco ha la forma di una canna e la pista che porta alla morte si chiama droga. La vita libera dalla droga è l'unico obbiettivo da porci lavorando coi ragazzi perché ne conoscano i reali effetti.
Fonte notizia
www.cagliariliberadalladroga.com